lunedì 31 dicembre 2012

Nel sole


Clicca sulla foto per ingrandirla: è bellissima!

Buon 2013!

Anno dopo anno, un fil rouge lega i post per gli auguri, anche questa volta dedicati al Sud della Terra.

2008 Provate voi | 2009 Salta | 2010 Buona vita | 2011 Pesci e pane

Se poi il pianeta lo volete vedere tutta intero e dall'alto, anche con l'aurora boreale, guardate questo video con le riprese da un satellite.



Appuntamento a domani, per iniziare l'anno con una stupenda canzone: "Creating a dream".

sabato 22 dicembre 2012

Di notte



Spettacolare fotografia dell'Italia di notte, dal satellite Suomi NPP della Nasa.
Clicca sull'immagine per ingrandirla! 

mercoledì 12 dicembre 2012

Taro | Alt-J


"Taro" (2012) Alt-J (∆)

Pochi giorni fa i quattro ragazzi inglesi di una band dallo strano nome - Alt-J (∆) - si sono esibiti in Italia. In patria hanno ricevuto importanti premi, controversi i giudizi della critica.
Il video di "Taro" è realizzato con immagini molto belle, tratte dal film ”Powaqqatsi: Life in Transformation” (1988).

Questa canzone è ispirata alla fotografa Gerda Taro, compagna di Robert Capa e prima donna fotografa su teatri di guerra.
Qui la sua vita, avventurosa e purtroppo breve, che merita di essere conosciuta.
Qui alcune sue foto dal sito del NYT.



Pagine della rivista LIFE (1937) dedicate alla fotografa (clicca sopra l'immagine per ingrandirla)

lunedì 10 dicembre 2012

Sono un ragazzo solo

Questo e il prossimo post sono dedicati a due band che negli scorsi giorni si sono esibite in Italia. 
Partiamo con gli statunitensi Black Keys ed il loro fortunato e cliccatissimo "Lonely boy", uscito un anno fa ad anticipare il cd "El camino". Con diverse nominations, la band è in corsa nei Grammy awards 2013.
Video minimale e simpatico per un singolo che sa di musica d'epoca e di vinile.



giovedì 6 dicembre 2012

Dicembre e il Paese delle bufale




Su internet gira a tutto spiano l'ennesima catena di S.Antonio che promette fortuna o minaccia sventura, a seconda che si inoltri o meno una mail ad un tot di persone. 
Questa volta la bufala narra la stupefacente caratteristica del mese di dicembre 2012. Il prodigio, viene scritto, è costituito da 5 sabati, 5 domeniche e 5 lunedì presenti nello stesso mese, rarissimo fatto che accadrebbe solo ogni 824 anni! Come se non bastasse, si aggiunge una spruzzata esotica chiamando in causa il Feng shui cinese (?) da cui sgorgherebbero ricchezza o povertà. 
Ma è sufficiente tornare indietro di pochi anni, nel 2007, oppure andare avanti fino al 2018, per trovare la stessa banale condizione: altri 5 giorni di sabato, domenica e lunedì nel mese di dicembre. 
Tuttavia, sono tanti quelli che inoltrano, inoltrano, inoltrano e moltiplicano la bufala.




mercoledì 5 dicembre 2012

Lettera di un maestro



Appello perché bimbi e bimbe fino a 8 anni siano liberi da schermi e computer nella scuola


"...Bambine e bambini hanno bisogno del mondo vero per nutrire i loro pensieri e la loro immaginazione. Hanno bisogno dei loro corpi tutti interi, capaci di toccare con mano le cose e non essere ridotti solo a veloci polpastrelli. Hanno bisogno di sporcarsi con la terra piantando, anche in un piccolo giardino, qualche seme che non sappiamo se nascerà. Hanno bisogno di essere attesi e di conoscere l'attesa, di sviluppare il senso del tatto e gli altri sensi e non limitarsi al touch screen. Se lasciamo che pensino che il mondo può essere contenuto in uno schermo, li priviamo del senso della vastità, che non è riproducibile in 3D. Gli altri e la realtà non si accendono e spengono a nostro piacimento. 
I primi anni di scuola rischiano di trasformarsi in un tempo dove regna l'irrealtà. Ma i bambini hanno un disperato bisogno di adulti che sappiano attendere e accogliere le parole e i pensieri che affiorano, che siano capaci di ascoltarli e guardarli negli occhi. Hanno bisogno di tempi lunghi, di muovere il corpo e muovere la testa, di dipingere e usare la creta; devono poter essere condotti ad entrare lentamente in un libro sfogliandolo, guardando le figure e ascoltando la voce viva di qualcuno che lo legga. E cominciare a scrivere e a contare usando matite, pennelli e pennarelli, manipolando e costruendo oggetti per contare, costruire figure ed indagare il mondo. Hanno bisogno di guardare fuori dalla finestra il sole che indica il tempo e i colori della luce che cambiano col passare delle nuvole. Hanno bisogno di scontrarsi e incontrarsi tra loro in quel corpo a corpo con le cose e con gli altri, così necessario per capire se stessi. Tutto questo davanti a uno schermo non si può fare!..."

Franco Lorenzoni, maestro elementare. La Repubblica, 4 dicembre 2012


I disegni di Jacopo e Laura sono tratti dal sito di A.De Pascale

Prima di pensare che questa proposta riporti la scuola all'età del bianco e nero, conviene leggere l'articolo completo


Le tre immagini si possono ingrandire cliccandoci sopra


martedì 27 novembre 2012

Fa caldo


Clicca sulla foto per ingrandirla

Cosa avevate pensato leggendo il precedente post? 
Sì... probabilmente e qualche miliardo di anni fa su Marte c'è stata qualche forma di vita, ma su quel pianeta non si potrà mai abitare. Quindi curiamoci la Terra.



In 27 secondi questo video della Nasa mostra l’aumento delle temperature medie verificatosi sulla Terra dal 1880 al 2011. Sempre più caldo.

sabato 24 novembre 2012

Life (in technicolor)


"Life In Technicolor" ii official instrumental (2008) Coldplay (4:07)

Sì, c'è vita!

Life in Technicolor by Coldplay on Grooveshark
Un'altra versione (2:30)

mercoledì 21 novembre 2012

Questo nostro amore

Per chi frequenta red un'altra vita il post di oggi sarà una sorpresa.
Qui si parla di "Questo nostro amore", la fiction che ha registrato sei milioni di telespettatori e si è conclusa ieri sera con un lieto fine in perfetto stile Raiuno. Certi critici televisivi snob l'hanno criticata, qui si snobbano loro.


Da lì a poco il parroco caccerà dalla Chiesa la famiglia "colpevole" di concubinato

Il fulcro della storia, ambientata a Torino nel 1967, è rappresentato dalle traversie di una famiglia nella quale un uomo, precedentemente sposato e senza la possibilità di divorziare, convive con una donna e le loro tre figlie, verso le quali la coppia riversa affetto e responsabilità, nascondendo continuamente al mondo che li circonda la loro condizione di concubinato, all'epoca considerato un reato passibile di pena fino a due anni. 
Sembra impossibile, specie per un ventenne di oggi, eppure solo quaranta anni fa questa era l'Italia: il reato di concubinato fu soppresso nel 1969, mentre la legge sul divorzio fu introdotta nel 1970 e confermata con referendum nel 1974. 
Accanto alla storia principale si dipanano storie secondarie caratterizzanti l'epoca: le donne che aspirano ad un proprio lavoro, segno di un'emancipazione che da lì a poco sarebbe fiorita; i giovani studenti universitari sognatori e contestatori, "primi vagiti di un '68 ancora lungo da venire e troppo breve"(Venditti); l'incontro degli operai meridionali con la grande città del nord, con tutte le difficoltà materiali e le umiliazioni da subire.


La famiglia meridionale trapiantata a Torino, con il bravo Nicola Rignanese nella parte del padre


Pur con lo stile dolciastro che stimola un pò l'effetto nostalgia, proprio dell'ammiraglia Rai, a tratti edulcorato e con un finale nel quale l'amore aggiusta d'incanto tutti problemi - come nell'aspra realtà difficilmente accade - la fiction ha avuto il pregio di ricostruire le problematiche di una fase storica e, appunto, di farci misurare la strada percorsa. Anche se a tutt'oggi le coppie di fatto hanno diritti dimezzati e la condizione dei lavoratori purtroppo sta precipitando all'indietro. Forse, quindi, ci ha parlato anche del tempo presente.


Le case di ringhiera

Il titolo della fiction è ricavato dall'omonima canzone interpretata da Rita Pavone e scritta da Luis Enriquez Bacalov e Lina Wertmüller (!).
Nel video d'annata che proponiamo qui sotto, gli spettatori sono uno spettacolo: mentre la Pavone canta, essi sono compìti e seri come ad un funerale.


"Questo nostro amore" (1967) Rita Pavone

sabato 17 novembre 2012

Pane e castagne



Tra qualche giorno uscirà il nuovo album di De Gregori. 
Nell'attesa proponiamo una canzone poco celebrata. Bellissima.

Pane e castagne by Francesco De Gregori on Grooveshark
"Pane e castagne" (1987) Francesco De Gregori

Aspettami ogni sera davanti a quel portone
e se verrai stasera ti chiamerò per nome. 
Chissà che occhi avremo, chissà che occhi avrò
ma se mi chiami amore, ti riconoscerò.

mercoledì 14 novembre 2012

La nave dolce




Il trailer de "La nave dolce" (2012) Daniele Vicari

L’8 agosto 1991 una nave albanese, carica di ventimila persone, giunge nel porto di Bari. La nave si chiama Vlora. A chi la guarda avvicinarsi appare come un formicaio brulicante, un groviglio indistinto di corpi aggrappati gli uni agli altri. Le operazioni di attracco sono difficili, qualcuno si butta in mare per raggiungere la terraferma a nuoto, molti urlano in coro “Italia, Italia” facendo il segno di vittoria con le dita.



La Vlora è un vecchio mercantile costruito all’inizio degli anni Sessanta a Genova. Il 7 agosto 1991 la nave, di ritorno da Cuba, arriva al porto di Durazzo, nella stiva diecimila tonnellate di zucchero. Sono in corso le operazioni di scarico quando una folla enorme di migliaia di persone assale improvvisamente il mercantile, costringendo il capitano Halim Milaqi a fare rotta verso l’Italia.



È una marea incontenibile di uomini, ragazzi, donne, bambini. C’è Eva che sale arrampicandosi lungo le cime d’ormeggio insieme al marito. C’è Kledi, un ragazzino che si trova in spiaggia con gli amici quando decide di seguire incuriosito la folla che va verso il porto. C’è il piccolo Ervis con la sua famiglia, c’è Robert, giovane regista con i suoi compagni di studi. Qualcuno, una volta a bordo, incontra un fratello, un amico. Il motore centrale è in avaria, non c’è cibo, né acqua. Solo zucchero. Il sole di agosto arroventa il pontile. Poi scende la notte, il capitano governa la nave senza poter utilizzare il radar, evita anche una collisione.



Il mattino dopo, ad attendere la Vlora c’è una città incredula e stordita e uno stadio di calcio vuoto, dove, dopo lunghissime operazioni di sgombero del porto, gli albanesi vengono rinchiusi prima del rimpatrio. Sono passati ventuno anni da quel giorno. La maggior parte di coloro che salirono sulla nave, carica di zucchero, vennero rispediti in Albania ma gli sbarchi continuarono e qualcuno tentò ancora la traversata.



venerdì 9 novembre 2012

C'est la vie


"C'est la vie" (2012) Khaled

Non sarà la sua canzone migliore (qui sotto proponiamo le famose Didi e Aicha - versioni live del 1998), ma il sorriso di Khaled e la freschezza l'hanno portata qui.

Aicha by Cheb Khaled on Grooveshark
Didi by Cheb Khaled on Grooveshark

venerdì 2 novembre 2012

A Pà



 Non mi ricordo se c'era la luna 
 E nè che occhi aveva il ragazzo 
 Ma mi ricordo quel sapore in gola 
 E l'odore del mare come uno schiaffo 
 A Pa' 
 C'era Roma così lontana 
 E c'era Roma così vicina 
 E c'era quella luce che ti chiama 
 Come una stella mattutina 
 A Pa' 
 A Pa' 
 Tutto passa, il resto va 
 E voglio vivere come il giglio nei campi 
 Come gli uccelli del cielo campare 
 E voglio vivere come i gigli dei campi 
 E sopra i gigli dei campi volare


A Pà by Francesco De Gregori on Grooveshark
  "A Pà" (1985) Francesco De Gregori


venerdì 26 ottobre 2012

La Passacaglia


"Passacaglia" (2012) Franco Battiato, dal nuovo album 

Ispirata a "La passacaglia della vita" di Stefano Landi, compositore a cavallo tra XVI e XVII secolo, che si può ascoltare qui
Anche questa è un'altra vita...

venerdì 19 ottobre 2012

Per il piacere


"Struggle for pleasure" (1983) Wim Mertens

Qui una versione di Arlo Bigazzi, Vittorio Catalano, Marzio Del Testa e Quartetto Euphoria, da "Alabastro euforico" (Materiali sonori). 

giovedì 11 ottobre 2012

Invece di un F-35 si potrebbe...



F-35 Joint Strike Fighter è il programma militare più costoso della storia moderna a cui partecipa anche l'Italia e che potrebbe costare al nostro Paese, di solo acquisto, almeno 10 miliardi di euro. Cosa di potrebbe fare con quella cifra per la nostra economica e per lo spazio sociale del nostro Paese? 
Una video-infografica con le risposte.



"Signori della guerra" un post di due anni fa.

sabato 6 ottobre 2012

Sulla fame non si specula



Secondo la Fao, nei prossimi anni i prezzi dei cereali cresceranno del 20% in più rispetto ad oggi e quelli della carne potrebbero aumentare anche del 30%.

Il cibo costerà sempre di più principalmente per tre ragioni: 
- la crescita dell’uso di colture alimentari per i biocarburanti; 
- eventi meteorologici estremi e cambiamenti climatici;
- la speculazione tramite i “futures”, strumenti finanziari coi quali si stabilisce “oggi” a quale prezzo comprare “domani” un certo bene alimentare come il grano, il riso, il mais. 

Alla borsa di Chicago si fanno enormi profitti sulle materie prime da cui dipende la vita di milioni di persone. Un articolo descrive queste speculazioni dei famosi "mercati".




Si chiama "Sulla fame non si specula" la campagna avviata da un anno per denunciare, con molte informazioni, questo fenomeno di cui in Italia quasi non si parla, e per proporre alternative.

martedì 25 settembre 2012

Amelie










La valse d'Amélie by Yann Tiersen on Grooveshark



sabato 15 settembre 2012

Mi fermo un momento a guardare



Non correre. Fermati. E guarda. 
Guarda con un solo colpo dell’occhio 
la formica vicino alla ruota dell’auto veloce 
che trascina adagio adagio un chicco di pane 
e così cura paziente il suo inverno. 
Guarda. Fermati. Non correre. 
Tira il freno alza il pedale 
abbassa la serranda dell’inferno. 
Guarda nel campo fra il grano 
lento e bianco il fumo di un camino 
con la vecchia casa vicina al grande noce. 
Non correre veloce. Guarda ancora. 
Almeno per un momento. 
Guarda il bambino che passa tenendo la madre per mano 
il colore dei muri delle case 
le nuvole in un cielo solitario e saggio 
le ragazze che transitano in un raggio di sole 
il volto con le vene di mille anni 
di una donna o di un uomo venuti come Ulisse dal mare. 
Fermati. Per un momento. Prima di andare. 
Ascoltiamo le grida d’amore 
o le grida d’aiuto 
il tempo trascinato nella polvere del mondo 
se ti fermi e ascolti non sarai mai perduto.

Roberto Roversi

Qui si può ascoltare "Tu parlavi una lingua meravigliosa" (Roberto Roversi-Lucio Dalla).

lunedì 10 settembre 2012

Ricordi Lampedusa?

Anche l'ultimo naufragio di migranti al largo di Lampedusa è scomparso presto da giornali e tv. Il nevrotico tritacarne mediatico dimentica in fretta.



"L'Italia è come un braccio che si stacca dalla spalla muscolosa delle Alpi e se ne va verso sud est nel Mediterraneo, e a mano aperta la Puglia e la Calabria sono le estremità e la Sicilia vicina è un fazzoletto al vento che saluta"
Erri De Luca


"Ritals" (2006) Giammaria Testa

Eppure lo sapevamo anche noi
l'odore delle stive
l'amaro del partire
Lo sapevamo anche noi
e una lingua da disimparare
e un'altra da imparare in fretta
prima della bicicletta


martedì 4 settembre 2012

Chi diavolo sono i mercati?





No, non questi mercati. Quelli descritti qui sotto.

"Si legge che il voto greco “non basta ai mercati” e ci si ingegna di capire che cosa basti, ai mercati: la consegna immediata di tutte le ragazze vergini? La testa del Battista su un piatto d’argento? La donazione di ogni bene pubblico e privato al circolo ricreativo dei banchieri? L’uso obbligatorio del papillon? Ma poi, soprattutto:chi diavolo sono, questi misteriosi “mercati”? Hanno fisionomia giuridica, un portavoce, un responsabile, un legale rappresentante, qualche nome o cognome al quale, all’occorrenza, presentare reclamo? Qualcuno ha mai votato per loro? Se sbagliano, si dimettono? Quando e dove è stato deciso che il loro giudizio (il famoso “giudizio dei mercati”) conta più del giudizio dell’intera classe politica mondiale? Perfino i più esecrabili dittatori ci mettono la propria faccia, e a volte finiscono la carriera appesi a un lampione. Perché i mercati no? Se contano tanto (tanto da affamare i popoli, volendo, e tanto da salvarli, sempre volendo) perché sono l’unico potere, in tutto l’Occidente, che non si espone mai, non parla nei telegiornali, non viene intervistato, fotografato, incalzato? Perché siamo tutti ai piedi di un’entità metafisica che per giunta non dispensa alcun genere di risarcimento spirituale, anche scadente?" 
Michele Serra, 19 giugno 2013 ("L'amaca" - La Repubblica)

 clicca sull'immagine per ingrandirla

Una risposta arriva dal principale quotidiano economico-finanziario italiano, Il sole 24 ore: "I mercati possono essere rappresentati come una grande ragnatela. A tesserla sono quelli che vengono definiti i “giganti della finanza”: banche, i grandi fondi e le agenzie di rating. I big non solo muovono da soli e per conto di terzi masse enormi di denaro, ma con i loro report influenzano gli altri".  Il sole 24 ore, 6 agosto 2012 
Nell'articolo si elencano I padroni del mercato, ecco chi comanda e si disegna la ragnatela (vds cartina).


sabato 1 settembre 2012

Nuraxi Figus, minatori




clicca sulle foto per ingrandirle

Alcune foto della mostra "Minatori - Mineros" di Adriano Mauri.

"Sono loro a raccontare la miniera, i loro visi e i loro sguardi. Lo sguardo di chi vive una buona parte del suo tempo nel sottosuolo è diverso, perché riporta alla luce la memoria del buio, un buio che segna l’anima come un tatuaggio. È un bianco immacolato a fargli da sfondo. Nessun contesto, nessuna posa, nessun colore. Solo loro, in bianco e nero. Il nero del carbone e il bianco dell’anima di questi straordinari uomini. Adriano Mauri, 2011.

Qui la galleria di volti dei minatori. 

A Nuraxi Figus, in Sardegna, si lavora a 500 metri sotto terra, nell'ultima miniera di carbone d'Italia, dal futuro ora più che mai incerto. Dal 26 agosto un centinaio di operai asserragliati nelle gallerie a 370 metri di profondità chiedono al Governo un intervento deciso perché si predisponga in tempi utili la documentazione che consentirebbe di partecipare al bando dell'Unione Europea per il rilancio della miniera, con la produzione di energia pulita dal carbone attraverso la cattura e lo stoccaggio di anidride carbonica nel sottosuolo.

venerdì 31 agosto 2012

Fine agosto


domenica 26 agosto 2012

La prima goccia bagna il viso


"La prima goccia bagna il viso" - parte I e II (1971) New Trolls

La prima goccia bagna il viso / è vita per me / e si confonde col mio pianto

Rock progressivo italiano anni '70

martedì 14 agosto 2012

Anastasis | Resurrezione



Dalla reunion dei "Dead can dance" (Lisa Gerrard e Brendon Perry) scaturisce "Anastasis" (Resurrezione). Qui sotto un brano e l'intero album in uscita in questi giorni (il volume è da alzare).
Una recensione da
Ondarock

Return Of The She-King by Dead Can Dance on Grooveshark



lunedì 13 agosto 2012

Norah e Miriam


"Miriam" (2012) Norah Jones

Ti capita di entrare in una stanza, con la radio accesa che trasmette un concerto. Scopri per caso una canzone che ti colpisce. Così nasce un post con "Miriam" di Norah Jones.
Qui l'intero album "...Little Broken Hearts"


sabato 4 agosto 2012

Miseria e nobiltà




Le Olimpiadi in corso a Londra ci presentano due storie emblematiche. Eccole.
I nuotatori azzurri fanno un flop totale e litigano tra di loro, dopo aver riempito per mesi le copertine dei rotocalchi con i loro amorazzi (della serie: “chissenefrega”). Dopo aver gareggiato, qualche ragazza si augura un futuro come ornamento in televisione. Siamo ancora nel varietà scemo di questi anni che non passano mai. 
Seconda storia. In uno sport dallo strano nome di “skeet”, riassumibile in tiro al piattello, un ragazzone danese, carpentiere di mestiere, vince la medaglia d’argento e, sorpresa, la dedica ai lavoratori dell’Ilva di Taranto. Perché è laggiù che durante le ferie si allena ed ha conosciuto le traversie degli operai stretti nella morsa o fumo o fame.
Il suo nome è Anders Golding: un umile e sconosciuto simbolo che illumina un tempo di miserie. 
La storia raccontata sul Sole 24 Ore.



venerdì 27 luglio 2012

Gazzella vs ghepardo vs uomo



Dicono che i mercati attaccano la preda più debole. 
I fantomatici "mercati" andrebbero chiamati per nome, ad esempio speculatori, banche, agenzie di rating... 
Le prede sono certi paesi volgarmente riuniti nell'acronimo Pigs (maiali), come la Grecia, ora la Spagna, domani... 
In questo brevissimo video la preda è salvata dall'uomo. In realtà è solo un montaggio. 
E' come la politica, che dovrebbe intervenire per mettere le regole alla finanza e impedire la legge della giungla.
Ma dov'è?

sabato 21 luglio 2012

Sloi machine



L'operaio della S.L.O.I. aveva la possibilità di vincere: la paga alla S.L.O.I. era il doppio di quella delle altre aziende e con gli extra fuori busta si faceva jackpot! Il rischio era quello di perdere l'intelletto, la salute, la vita. Il vero jackpot lo facevano i proprietari della fabbrica. La S.L.O.I. era una delle pochissime al mondo a produrre il piombo tetraetile, l'additivo chimico nelle benzine super. Era troppo pericoloso, nessuno voleva averci a che fare. Andava a ruba. In ogni litro di benzina che il mondo usava c'era un po' della salute degli operai della S.L.O.I. di Trento. Erano loro le monetine, la fabbrica era una slot machine e i padroni vincevano a mani basse. Fino al 1978. Un enorme incendio, i depositi del piombo tetraetile lambiti dal fuoco. La città di Trento ha sfiorato l'annientamento. Nel 1978 solo la morte ha rischiato di fare jackpot.

La storia di questa micidiale fabbrica da alcuni anni è portata sulle scene da Andrea Brunello.
"Sloi machine" è uno spettacolo di teatro civile di grande intensità, da non perdere. 
Qui sotto il trailer.



La scheda dello spettacolo.

Nel post Lo chiamano profitto, Red-un'altra vita aveva proposto un estratto del film documentario "Sloi, la fabbrica degli invisibili", con le parole dei testimoni.

sabato 14 luglio 2012

This land is your land


"This land is your land" (1940) Woody Guthrie, qui interpretata da Bruce Springsteen (1985)


14 luglio 1912: cento anni fa nasceva Woody Guthrie. 
La sua "This land is your land", scritta nel 1940, fa parte del patrimonio folk USA e, come dice lo stesso Springsteen nel video con sottotitoli in italiano, forse è la più grande canzone mai scritta sull'America. Questa esecuzione è tratta dal concerto tenuto il 30 settembre 1985 al Memorial Coliseum di Los Angeles. 

Woody Guthrie, cento anni, di Sandro Portelli
Woody Guthrie, il seme della protesta da cui sbocciarono Dylan e Springsteen, un articolo di Repubblica

lunedì 2 luglio 2012

Until the end of the world



Vent'anni fa, più precisamente nel 1991, il regista Wim Wenders chiese ad alcuni tra i migliori artisti della scena rock di comporre le musiche del film “Until the End of the World”. Ne scaturì un disco superbo, che si può ascoltare nel widget (titoli e interpreti corretti sono elencati sono qui sotto. 

Tracklist 

1. Graeme Revell: "Opening Theme" 
2. Talking Heads: “Sax and Violins” 
3. Julee Cruise: "Summer Kisses, Winter Tears" 
4. Neneh Cherry: "Move With Me (Dub)"  
5. Crime and the City Solution: "The Adversary" 
6. Lou Reed: "What's Good" 
7. Can: "Last Night Sleep" 
8. R.E.M.: "Fretless" 
9. Elvis Costello: "Days" 
10. Graeme Revel: "Claire's Theme" 
11. Nick Cave and the Bad Seeds: "(I'll Love You) Till the End of the World" 
12. Patti Smith and Fred Smith: “It Takes Time" 
13. Depeche Mode: "Death's Door" 
14. Graeme Revell: "Love Theme" 
15. Jane Siberry and K.D. Lang: "Calling All Angels" 
16. T-Bone Burnett: "Humans from Earth" 
17. Daniel Lanois: "Sleeping in the Devil's Bed" 
18. U2: “Until the End of the World” 
19. Graeme Revell: “Finale” 

Until the end of the world by Giuseppe Brogi on Grooveshark

sabato 23 giugno 2012

La Grecia è vicina

Lo stato dell'Italia dal Rapporto diritti globali 2012.
(clicca sulle immagini per ingrandirle)






Infografica da "il Fatto". Qui un articolo sul Rapporto da "la Repubblica".

To Yelasto Pedi (Orchestra Version) by Mikis Theodorakis on Grooveshark