mercoledì 5 dicembre 2012

Lettera di un maestro



Appello perché bimbi e bimbe fino a 8 anni siano liberi da schermi e computer nella scuola


"...Bambine e bambini hanno bisogno del mondo vero per nutrire i loro pensieri e la loro immaginazione. Hanno bisogno dei loro corpi tutti interi, capaci di toccare con mano le cose e non essere ridotti solo a veloci polpastrelli. Hanno bisogno di sporcarsi con la terra piantando, anche in un piccolo giardino, qualche seme che non sappiamo se nascerà. Hanno bisogno di essere attesi e di conoscere l'attesa, di sviluppare il senso del tatto e gli altri sensi e non limitarsi al touch screen. Se lasciamo che pensino che il mondo può essere contenuto in uno schermo, li priviamo del senso della vastità, che non è riproducibile in 3D. Gli altri e la realtà non si accendono e spengono a nostro piacimento. 
I primi anni di scuola rischiano di trasformarsi in un tempo dove regna l'irrealtà. Ma i bambini hanno un disperato bisogno di adulti che sappiano attendere e accogliere le parole e i pensieri che affiorano, che siano capaci di ascoltarli e guardarli negli occhi. Hanno bisogno di tempi lunghi, di muovere il corpo e muovere la testa, di dipingere e usare la creta; devono poter essere condotti ad entrare lentamente in un libro sfogliandolo, guardando le figure e ascoltando la voce viva di qualcuno che lo legga. E cominciare a scrivere e a contare usando matite, pennelli e pennarelli, manipolando e costruendo oggetti per contare, costruire figure ed indagare il mondo. Hanno bisogno di guardare fuori dalla finestra il sole che indica il tempo e i colori della luce che cambiano col passare delle nuvole. Hanno bisogno di scontrarsi e incontrarsi tra loro in quel corpo a corpo con le cose e con gli altri, così necessario per capire se stessi. Tutto questo davanti a uno schermo non si può fare!..."

Franco Lorenzoni, maestro elementare. La Repubblica, 4 dicembre 2012


I disegni di Jacopo e Laura sono tratti dal sito di A.De Pascale

Prima di pensare che questa proposta riporti la scuola all'età del bianco e nero, conviene leggere l'articolo completo


Le tre immagini si possono ingrandire cliccandoci sopra


1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo.Però l'informatica non è il computer.Secondo me si può affrntare la cosa con giochi e algoritmi numerici molto istruttivi(alberi applicati magari alla genealogia o allo studio,ordinamento numerico,giochi di crittografia...).Nessuna di queste cose necessita di un computer.L'associazione informatica==computer è molto fastidiosa.