martedì 27 novembre 2012

Fa caldo


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Cosa avevate pensato leggendo il precedente post? 
Sì... probabilmente e qualche miliardo di anni fa su Marte c'è stata qualche forma di vita, ma su quel pianeta non si potrà mai abitare. Quindi curiamoci la Terra.



In 27 secondi questo video della Nasa mostra l’aumento delle temperature medie verificatosi sulla Terra dal 1880 al 2011. Sempre più caldo.

sabato 24 novembre 2012

Life (in technicolor)


"Life In Technicolor" ii official instrumental (2008) Coldplay (4:07)

Sì, c'è vita!

Life in Technicolor by Coldplay on Grooveshark
Un'altra versione (2:30)

mercoledì 21 novembre 2012

Questo nostro amore

Per chi frequenta red un'altra vita il post di oggi sarà una sorpresa.
Qui si parla di "Questo nostro amore", la fiction che ha registrato sei milioni di telespettatori e si è conclusa ieri sera con un lieto fine in perfetto stile Raiuno. Certi critici televisivi snob l'hanno criticata, qui si snobbano loro.


Da lì a poco il parroco caccerà dalla Chiesa la famiglia "colpevole" di concubinato

Il fulcro della storia, ambientata a Torino nel 1967, è rappresentato dalle traversie di una famiglia nella quale un uomo, precedentemente sposato e senza la possibilità di divorziare, convive con una donna e le loro tre figlie, verso le quali la coppia riversa affetto e responsabilità, nascondendo continuamente al mondo che li circonda la loro condizione di concubinato, all'epoca considerato un reato passibile di pena fino a due anni. 
Sembra impossibile, specie per un ventenne di oggi, eppure solo quaranta anni fa questa era l'Italia: il reato di concubinato fu soppresso nel 1969, mentre la legge sul divorzio fu introdotta nel 1970 e confermata con referendum nel 1974. 
Accanto alla storia principale si dipanano storie secondarie caratterizzanti l'epoca: le donne che aspirano ad un proprio lavoro, segno di un'emancipazione che da lì a poco sarebbe fiorita; i giovani studenti universitari sognatori e contestatori, "primi vagiti di un '68 ancora lungo da venire e troppo breve"(Venditti); l'incontro degli operai meridionali con la grande città del nord, con tutte le difficoltà materiali e le umiliazioni da subire.


La famiglia meridionale trapiantata a Torino, con il bravo Nicola Rignanese nella parte del padre


Pur con lo stile dolciastro che stimola un pò l'effetto nostalgia, proprio dell'ammiraglia Rai, a tratti edulcorato e con un finale nel quale l'amore aggiusta d'incanto tutti problemi - come nell'aspra realtà difficilmente accade - la fiction ha avuto il pregio di ricostruire le problematiche di una fase storica e, appunto, di farci misurare la strada percorsa. Anche se a tutt'oggi le coppie di fatto hanno diritti dimezzati e la condizione dei lavoratori purtroppo sta precipitando all'indietro. Forse, quindi, ci ha parlato anche del tempo presente.


Le case di ringhiera

Il titolo della fiction è ricavato dall'omonima canzone interpretata da Rita Pavone e scritta da Luis Enriquez Bacalov e Lina Wertmüller (!).
Nel video d'annata che proponiamo qui sotto, gli spettatori sono uno spettacolo: mentre la Pavone canta, essi sono compìti e seri come ad un funerale.


"Questo nostro amore" (1967) Rita Pavone

sabato 17 novembre 2012

Pane e castagne



Tra qualche giorno uscirà il nuovo album di De Gregori. 
Nell'attesa proponiamo una canzone poco celebrata. Bellissima.

Pane e castagne by Francesco De Gregori on Grooveshark
"Pane e castagne" (1987) Francesco De Gregori

Aspettami ogni sera davanti a quel portone
e se verrai stasera ti chiamerò per nome. 
Chissà che occhi avremo, chissà che occhi avrò
ma se mi chiami amore, ti riconoscerò.

mercoledì 14 novembre 2012

La nave dolce




Il trailer de "La nave dolce" (2012) Daniele Vicari

L’8 agosto 1991 una nave albanese, carica di ventimila persone, giunge nel porto di Bari. La nave si chiama Vlora. A chi la guarda avvicinarsi appare come un formicaio brulicante, un groviglio indistinto di corpi aggrappati gli uni agli altri. Le operazioni di attracco sono difficili, qualcuno si butta in mare per raggiungere la terraferma a nuoto, molti urlano in coro “Italia, Italia” facendo il segno di vittoria con le dita.



La Vlora è un vecchio mercantile costruito all’inizio degli anni Sessanta a Genova. Il 7 agosto 1991 la nave, di ritorno da Cuba, arriva al porto di Durazzo, nella stiva diecimila tonnellate di zucchero. Sono in corso le operazioni di scarico quando una folla enorme di migliaia di persone assale improvvisamente il mercantile, costringendo il capitano Halim Milaqi a fare rotta verso l’Italia.



È una marea incontenibile di uomini, ragazzi, donne, bambini. C’è Eva che sale arrampicandosi lungo le cime d’ormeggio insieme al marito. C’è Kledi, un ragazzino che si trova in spiaggia con gli amici quando decide di seguire incuriosito la folla che va verso il porto. C’è il piccolo Ervis con la sua famiglia, c’è Robert, giovane regista con i suoi compagni di studi. Qualcuno, una volta a bordo, incontra un fratello, un amico. Il motore centrale è in avaria, non c’è cibo, né acqua. Solo zucchero. Il sole di agosto arroventa il pontile. Poi scende la notte, il capitano governa la nave senza poter utilizzare il radar, evita anche una collisione.



Il mattino dopo, ad attendere la Vlora c’è una città incredula e stordita e uno stadio di calcio vuoto, dove, dopo lunghissime operazioni di sgombero del porto, gli albanesi vengono rinchiusi prima del rimpatrio. Sono passati ventuno anni da quel giorno. La maggior parte di coloro che salirono sulla nave, carica di zucchero, vennero rispediti in Albania ma gli sbarchi continuarono e qualcuno tentò ancora la traversata.



venerdì 9 novembre 2012

C'est la vie


"C'est la vie" (2012) Khaled

Non sarà la sua canzone migliore (qui sotto proponiamo le famose Didi e Aicha - versioni live del 1998), ma il sorriso di Khaled e la freschezza l'hanno portata qui.

Aicha by Cheb Khaled on Grooveshark
Didi by Cheb Khaled on Grooveshark

venerdì 2 novembre 2012

A Pà



 Non mi ricordo se c'era la luna 
 E nè che occhi aveva il ragazzo 
 Ma mi ricordo quel sapore in gola 
 E l'odore del mare come uno schiaffo 
 A Pa' 
 C'era Roma così lontana 
 E c'era Roma così vicina 
 E c'era quella luce che ti chiama 
 Come una stella mattutina 
 A Pa' 
 A Pa' 
 Tutto passa, il resto va 
 E voglio vivere come il giglio nei campi 
 Come gli uccelli del cielo campare 
 E voglio vivere come i gigli dei campi 
 E sopra i gigli dei campi volare


A Pà by Francesco De Gregori on Grooveshark
  "A Pà" (1985) Francesco De Gregori