mercoledì 27 agosto 2008

Siate tutti uniti


Girotondo (della pace) Pablo Picasso (1960)

Discorso all'Umanità

"Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l'avidità ci ha resi duri e cattivi; pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto.
Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera; di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore! Che dia a tutti gli uomini lavoro; ai giovani un futuro; ai vecchi la sicurezza.
Allora combattiamo per mantenere quelle promesse! Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere; eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole. Un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia, siate tutti uniti!"

Dal discorso finale di Charlie Chaplin - Barbiere Ebreo/Adenoid Hynkel -
nel film "Il grande dittatore" (1940)

mercoledì 20 agosto 2008

Primavera di Praga



"dimmi chi era che il corpo portava
la città intera che lo accompagnava
la città intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga"

Il 20 agosto 1968 le truppe del Patto di Varsavia occupano la Cecoslovacchia e mettono brutalmente fine al "socialismo dal volto umano", il nuovo corso riformatore guidato da Alexander Dubcek.



"Primavera di Praga" (1970) Francesco Guccini

domenica 17 agosto 2008

Le vent nous portera


clicca sulla foto per ingrandirla


Il vento ci guiderà


Non ho paura del cammino
Bisognerà vedere, bisogna assaporare
La parte più profonda e oscura di noi stessi
E tutto andrà bene là,
Il vento ci guiderà

Il tuo messaggio all'orsa maggiore
E la traiettoria del viaggio
Un'istantanea di velluto va
Anche se non serve a niente
Il vento la porterà con sè

Tutto sparirà ma
Il vento ci guiderà
La carezza e la mitragliata
E questa piaga che ci perseguita
Il palazzo degli altri giorni
Di ieri e di domani
Il vento li porterà con sè

Genetica a bandoliera
Dei cromosomi nell'atmosfera
Dei tassì per le galassie
E il mio tappeto volante, allora?
Il vento lo porterà con sè

Tutto sparirà
il vento ci guiderà
Questo profumo dei nostri anni morti
Ciò che può bussare alla tua porta
Infinità di destini
Se ne perde uno e poi cosa ne rimane?
Il vento lo porterà con sè

Mentre la marea sale
e ognuno rifa i propri conti
Io mi sposto nel cuore della mia ombra
Polveri di te
Il vento le porterà con sè
tutto sparirà
il vento ci guiderà


Noir Désir (2001)

venerdì 15 agosto 2008

Con le mani


E' australiana e si chiama Victoria Mitchell. Corre i tremila siepi (Olimpiadi di Pechino, 2008)




Tommie Smith e John Carlos, statunitensi, medaglia d'oro e di bronzo sui 200 metri piani, a capo chino alzano il pugno chiuso in un guanto nero. L'australiano Norman, medaglia d'argento, ha sul petto un distintivo dell'Ophr - Progetto olimpico per i diritti umani (Olimpiadi di Città del Messico, 1968)

giovedì 14 agosto 2008

Morire di lavoro

"Morti bianche": foto di Repubblica salentina

In Italia più morti bianche che omicidi

In Italia i morti sul lavoro e il numero delle vittime della strada superano di gran lunga i decessi legati alla criminalità o ad episodi violenti. I morti sul lavoro in particolare sono quasi il doppio degli assassinati e i decessi sulle strade otto volte più degli omicidi.
È questo l'allarme che lancia il Censis, specificando che nel 2007 le morti legate al lavoro nel nostro Paese sono state 1.170, di cui 609 per infortuni stradali, ovvero lungo il tragitto casa-lavoro o in strada durante l'esercizio dell'attività lavorativa. E l'Italia, avverte il Censis, è di gran lunga il Paese europeo dove si muore di più sul lavoro. Se si escludono gli infortuni in itinere o comunque avvenuti in strada, non rilevati in modo omogeneo da tutti i Paesi europei, si contano 918 casi in Italia, 678 in Germania, 662 in Spagna, 593 in Francia (in questo caso il confronto è riferito al 2005).

Corriere della Sera, 5 agosto 2008


"Dead in progress": foto di StregAngela.


mercoledì 13 agosto 2008

Monticchiello

Ideato e scritto d'inverno, realizzato d'estate, a cavallo tra luglio e agosto, nella piazza del paese: è l'autodramma del Teatro Povero di Monticchiello. Le radici del passato, l'inquietudine del presente, un continuo esame di coscienza della gente di un paese toscano che ogni anno mette in scena uno spettacolo diverso e straordinario.

foto di scena di Umberto Bindi
Una recensione per radio

martedì 12 agosto 2008

Pericolo!



Pericolo! Divieto! Sempre più spesso ci rinchiudiamo in casa di fronte alla tv, abbandonando abitudini, relazioni, spazi. Crescono i "nonluoghi" (come li ha definiti il sociologo Marc Augé) spersonalizzanti e deputati al consumo - ad esempio i centri commerciali. Al contrario, e in nome del massimo investimento, nelle città si realizzano sempre meno spazi pubblici come piazze o giardini che per secoli sono stati il cuore della socialità e dei legami. Quelli che ci sono diventano il luogo d'incontro dei nuovi arrivati.
Nelle nostre città impaurite e incapaci di fare i conti con le trasformazioni sulla base di regole improntate a civiltà e rispetto, scattano allora i divieti di sindaci-sceriffo che inseguono il consenso spicciolo più che la soluzione dei problemi. C'è anche chi ha proibito di stazionare nei parchi pubblici se si è in tre o più persone dopo le undici di sera (Novara).
Forse hanno ragione quelli che hanno esposto questo striscione.

lunedì 11 agosto 2008

Precarietà: "La scommessa"



Corto di animazione di Francesco M. De Collibus e Virginia Capoluongo (2007)
http://www.questononeunsito.it/

domenica 10 agosto 2008

Notte di San Lorenzo

"La notte di San Lorenzo" (1982) di Paolo e Vittorio Taviani

È la notte del 10 agosto, San Lorenzo, e le stelle cadono nel cielo. In Toscana si dice che ogni stella esaudisce un desiderio. Cecilia ne formula uno: riuscire a raccontare all´amato figlioletto un´altra notte di San Lorenzo molto lontana, quella del 10 Agosto 1944. Nel corso di quell´estate, a San Miniato arrivano i tedeschi che ordinano a tutta la popolazione di riunirsi in chiesa. Prevedendo un possibile massacro, un gruppo di donne, uomini e bambini decide di disobbedire e, nel silenzio della notte, abbandona il villaggio per andare incontro agli americani, che stanno avanzando da sud. La loro odissea si svolge nello splendore della campagna toscana.



“Mardocchio mardocchiati
San Giobbe aveva i bachi
medicina medicina
un po' di cacca di gallina
un po' di cane un po' di gatto
domattina è tutto fatto
singhiozzo singhiozzo
albero mozzo
vite tagliata
vattene a casa
pioggia pioggia
corri corri
fammi andare via i porri”





sabato 9 agosto 2008

Non sarà "il canto delle sirene" ...

ma sarà il coro delle nostre donne a guidare i nostri passi



"Il canto delle sirene" (1987) Francesco De Gregori

venerdì 8 agosto 2008

Love

Oltre il ponte

Il sogno di un mondo migliore, in una canzone scritta nel 1958 da Italo Calvino con la musica di Sergio Liberovici, recentemente reinterpretata da Moni Ovadia e i Modena City Ramblers.
Per ascoltarla clicca qui

Oltre il ponte

O ragazza dalle guance di pesca
o ragazza dalle guance d'aurora
io spero che a narrarti riesca
la mia vita all'eta` che tu hai ora.

Coprifuoco, la truppa tedesca
la citta` dominava, siam pronti:
chi non vuole chinare la testa
con noi prenda la strada dei monti.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
oltre il ponte ch'e` in mano nemica
vedevam l'altra riva, la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte.

Tutto il male avevamo di fronte
tutto il bene avevamo nel cuore
a vent'anni la vita e` oltre il ponte
oltre il fuoco comincia l'amore.

Silenziosa sugli aghi di pino
su spinosi ricci di castagna
una squadra nel buio mattino
discendeva l'oscura montagna.

La speranza era nostra compagna
a assaltar caposaldi nemici
conquistandoci l'armi in battaglia
scalzi e laceri eppure felici.

Avevamo vent'anni...

Non e` detto che fossimo santi
l'eroismo non e` sovrumano
corri, abbassati, dai corri avanti!
ogni passo che fai non e` vano.

Vedevamo a portata di mano
oltre il tronco il cespuglio il canneto
l'avvenire di un giorno piu' umano
e piu' giusto piu' libero e lieto.

Avevamo vent'anni...

Ormai tutti han famiglia hanno figli
che non sanno la storia di ieri
io son solo e passeggio fra i tigli
con te cara che allora non c'eri.

E vorrei che quei nostri pensieri
quelle nostre speranze di allora
rivivessero in quel che tu speri
o ragazza color dell'aurora.

Avevamo vent'anni...

P.P.P. 3 - L'omologazione consumistica

Pier Paolo Pasolini è morto, ucciso, nel 1975

P.P.P. 2 - "Che cosa sono le nuvole"

La scena finale del film, con una canzone scritta da Pier Paolo Pasolini e cantata da Domenico Modugno

giovedì 7 agosto 2008

P.P.P. 1 - da "Aprile"

E . B . : pensieri lunghi

Valore

Valore

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedermi
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del vento
che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca

Parla da sola

Un'altra vita ...

Una collezione di immagini, testi, video ... pescati o inventati e donati. 
Per scoprire volta a volta di cosa si tratta: un messaggio dentro una bottiglia in mezzo ai flutti, un satellite fuori orbita, una manciata di coriandoli per non smarrire la strada.