giovedì 27 gennaio 2011

L'incredibile storia di Vadar


Fuggito da casa a 7/8 anni, rapito e costretto a mendicare, ha passato tutta l'infanzia e l'adolescenza a chiedere l'elemosina in giro per l'Europa, tentando più volte di tornare in Romania. Sfuggito agli sfruttatori, sente che in Italia il Governo rimpatria i rumeni e pensa che venendo nel nostro paese riuscirà a farsi rimandare a casa. E invece...

L'incredibile odissea di Vadar, durata vent'anni, è raccontata da una volontaria dell'associazione Naga, che a Milano che si occupa di assistenza socio-sanitaria e diritti dei cittadini stranieri, rom e sinti
. L'articolo

lunedì 24 gennaio 2011

Verd'è sconfinata


foto Martin Gommel da Flikr



Ho sempre pensato
Quando avrò il cielo sarò stellato
Divenni una stella… ma ero lo stesso
Sempre lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò lei e sarò rinato
Lei ho trovato… qualcosa è cambiato
Qualcosa è cambiato
L'ultima illusione non è svanita

venerdì 14 gennaio 2011

Quando tornerai dall'estero


"Quando tornerai dall'estero" (2010) Le luci della centrale elettrica.

Vasco Brondi dice che nelle sue canzoni racconta "cose che non succedono nei telegiornali, ma che ci succedono a due centimetri". E' adorato o detestato, è uno spaccato generazionale di questi anni zero.


Video diretto da Michele Bernardi
Illustrazioni di Andrea Bruno (clicca sopra per ingrandirle)

La leva cantautorale degli anni zero

mercoledì 12 gennaio 2011

Nucleare: spot e contro-spot



Da alcune settimane le tv trasmettono a ripetizione uno spot.
La firma - forumnucleare.it - pare neutrale. Il dialogo tra due giocatori di scacchi a prima vista sembrerebbe imparziale. In realtà lo spot è fatto per influenzare gli indecisi, è commissionato dalle aziende interessate a costruire centrali nucleari nel nostro Paese e la messa in onda su tutte le principali reti televisive è costata molto.
Guardato più a fondo, vengono fuori le classiche tecniche adoperate dalle agenzie di marketing, basate sulla divisione tra il bene e il male, in questo caso tra il pro e il contro l'energia nucleare. Il Pro usa pedine bianche, il Contro quelle nere; la voce Pro è suadente, quella Contro un pò stizzita; il Contro esprime dubbi, il Pro elude le domande e rassicura. Il Pro e il Contro sono "la stessa persona", ma sono diversi (0:23 dello spot): il Pro sembra più bello e luminoso del Contro, che ha il naso a gobba ed è più in ombra.

La risposta è in un contro-spot basato sul rovesciamento. Non va in tv, dove servono molti soldi, ma spopola in rete.




venerdì 7 gennaio 2011

Indignez vous!



In Francia il libro di un signore di 93 anni è il fenomeno editoriale degli ultimi mesi. "Indignez vous!", una trentina di pagine a 3 euro, in poco tempo ha venduto oltre 650 mila copie.
Stéphane Hessel, l'autore, ha un passato intenso e nel suo libro «punta il dito sul divario crescente fra i “molto ricchi” e i “molto poveri”, contro “la dittatura dei mercati finanziari”, contro l’erosione delle conquiste della Resistenza francese, vedi un sistema pensionistico solidale e il sistema di sicurezza sociale. Non mancano le allusioni dirette a Nicolas Sarkozy e la rabbia scatenata dalla sua politica fiscale, studiata “a misura” per favorire i ceti più abbienti. Si scaglia inoltre contro il trattamento riservato ai clandestini. E ai Rom, buttati fuori dalla Francia spesso senza neppure uno straccio di sentenza giudiziaria».
In Francia dicono che il libro è piaciuto molto ai ragazzi di 20 anni.



Due articoli di questi giorni da Lettera 43 e Il fatto. In un'intervista di qualche settimana fa sul Corsera l'autore racconta la sua vita avventurosa.

Hassel ha combattuto nella Resistenza e la memoria va ad una scena del celeberrimo film "Casablanca", quando Lazlo - esponente della Resistenza cecoslovacca - dirige la Marsigliese, sovrastando il canto dei militari nazisti.

"Casablanca" (1942) Michael Curtiz - Se il video viene disattivato clicca QUI

martedì 4 gennaio 2011

We want sex... qualunquemente


"We want sex" (2010) Nigel Cole: il trailer

Rita O'Grady nel 1968 guidò lo sciopero di 187 operaie alle macchine da cucire nella fabbrica della Ford a Degenhan, Essex, ponendo le basi per la legge sulla parità di retribuzione: "we want sex (equality)". Una storia vera che il regista de "L'erba di Grace" trasforma in un'ironica commedia sulla working class inglese.
"Mi piacerebbe - spiega il regista Nigel Cole - che questa storia ricordasse anche alle donne di adesso che combattendo insieme si possono ottenere risultati concreti. In questo periodo invece ognuno pensa per sé, si è persa la fiducia nelle lotte unitarie. E' importante ricordare a tutti di non farsi mettere i piedi in testa, non accettare questi trattamenti, battersi per i propri diritti per quanto possono essere potenti le multinazionali. Se si crede in quello che si fa si può vincere".



Dopo teatro e tv, Antonio Albanese porta Cetto La Qualunque al cinema: dal 21 gennaio.


"Qualunquemente" (2011) Giulio Manfredonia: il trailer

Cetto La Qualunque torna in Italia dopo una lunga latitanza all'estero perchè i suoi vecchi amici lo informano che le sue proprietà sono minacciate da una inarrestabile ondata di legalità che sta invadendo la loro cittadina. Le imminenti elezioni potrebbero avere come esito la nomina a sindaco di Giovanni De Santis, un "pericoloso" paladino dei diritti. Cetto, dopo una lunga e tormentata riflessione in compagnia di simpatiche ragazze, non ha dubbi e decide di "salire in politica" per difendere la sua città.
"Ridere per esorcizzare - dice Albanese - nella speranza che Cetto La Qualunque diventi col tempo solo una macchietta e non uno specchio fedele dei nostri tempi".

Il sito elettorale di Cetto La Qualunque e un post su un'altravita.

L'avevi creduto davvero che avremmo parlato di sex & pilu?

sabato 1 gennaio 2011

Fine e inizio


Foto Chlip da Flikr, cliccaci sopra per ingrandire

Mezzanotte: la fine e l'inizio.