mercoledì 21 novembre 2012

Questo nostro amore

Per chi frequenta red un'altra vita il post di oggi sarà una sorpresa.
Qui si parla di "Questo nostro amore", la fiction che ha registrato sei milioni di telespettatori e si è conclusa ieri sera con un lieto fine in perfetto stile Raiuno. Certi critici televisivi snob l'hanno criticata, qui si snobbano loro.


Da lì a poco il parroco caccerà dalla Chiesa la famiglia "colpevole" di concubinato

Il fulcro della storia, ambientata a Torino nel 1967, è rappresentato dalle traversie di una famiglia nella quale un uomo, precedentemente sposato e senza la possibilità di divorziare, convive con una donna e le loro tre figlie, verso le quali la coppia riversa affetto e responsabilità, nascondendo continuamente al mondo che li circonda la loro condizione di concubinato, all'epoca considerato un reato passibile di pena fino a due anni. 
Sembra impossibile, specie per un ventenne di oggi, eppure solo quaranta anni fa questa era l'Italia: il reato di concubinato fu soppresso nel 1969, mentre la legge sul divorzio fu introdotta nel 1970 e confermata con referendum nel 1974. 
Accanto alla storia principale si dipanano storie secondarie caratterizzanti l'epoca: le donne che aspirano ad un proprio lavoro, segno di un'emancipazione che da lì a poco sarebbe fiorita; i giovani studenti universitari sognatori e contestatori, "primi vagiti di un '68 ancora lungo da venire e troppo breve"(Venditti); l'incontro degli operai meridionali con la grande città del nord, con tutte le difficoltà materiali e le umiliazioni da subire.


La famiglia meridionale trapiantata a Torino, con il bravo Nicola Rignanese nella parte del padre


Pur con lo stile dolciastro che stimola un pò l'effetto nostalgia, proprio dell'ammiraglia Rai, a tratti edulcorato e con un finale nel quale l'amore aggiusta d'incanto tutti problemi - come nell'aspra realtà difficilmente accade - la fiction ha avuto il pregio di ricostruire le problematiche di una fase storica e, appunto, di farci misurare la strada percorsa. Anche se a tutt'oggi le coppie di fatto hanno diritti dimezzati e la condizione dei lavoratori purtroppo sta precipitando all'indietro. Forse, quindi, ci ha parlato anche del tempo presente.


Le case di ringhiera

Il titolo della fiction è ricavato dall'omonima canzone interpretata da Rita Pavone e scritta da Luis Enriquez Bacalov e Lina Wertmüller (!).
Nel video d'annata che proponiamo qui sotto, gli spettatori sono uno spettacolo: mentre la Pavone canta, essi sono compìti e seri come ad un funerale.


"Questo nostro amore" (1967) Rita Pavone

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