sabato 4 agosto 2012

Miseria e nobiltà




Le Olimpiadi in corso a Londra ci presentano due storie emblematiche. Eccole.
I nuotatori azzurri fanno un flop totale e litigano tra di loro, dopo aver riempito per mesi le copertine dei rotocalchi con i loro amorazzi (della serie: “chissenefrega”). Dopo aver gareggiato, qualche ragazza si augura un futuro come ornamento in televisione. Siamo ancora nel varietà scemo di questi anni che non passano mai. 
Seconda storia. In uno sport dallo strano nome di “skeet”, riassumibile in tiro al piattello, un ragazzone danese, carpentiere di mestiere, vince la medaglia d’argento e, sorpresa, la dedica ai lavoratori dell’Ilva di Taranto. Perché è laggiù che durante le ferie si allena ed ha conosciuto le traversie degli operai stretti nella morsa o fumo o fame.
Il suo nome è Anders Golding: un umile e sconosciuto simbolo che illumina un tempo di miserie. 
La storia raccontata sul Sole 24 Ore.



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