sabato 6 ottobre 2012

Sulla fame non si specula



Secondo la Fao, nei prossimi anni i prezzi dei cereali cresceranno del 20% in più rispetto ad oggi e quelli della carne potrebbero aumentare anche del 30%.

Il cibo costerà sempre di più principalmente per tre ragioni: 
- la crescita dell’uso di colture alimentari per i biocarburanti; 
- eventi meteorologici estremi e cambiamenti climatici;
- la speculazione tramite i “futures”, strumenti finanziari coi quali si stabilisce “oggi” a quale prezzo comprare “domani” un certo bene alimentare come il grano, il riso, il mais. 

Alla borsa di Chicago si fanno enormi profitti sulle materie prime da cui dipende la vita di milioni di persone. Un articolo descrive queste speculazioni dei famosi "mercati".




Si chiama "Sulla fame non si specula" la campagna avviata da un anno per denunciare, con molte informazioni, questo fenomeno di cui in Italia quasi non si parla, e per proporre alternative.

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