mercoledì 31 dicembre 2014

Pane e speranza




"Gimme Hope Jo'Anna (1988) Eddy Grant 

"Give me hope Joanna" non è "una canzonetta d'amore preconfezionata, come ce ne sono a migliaia ... la  "Jo'anna" di questa canzone è la città di Johannesburg, capitale della Repubblica Sudafricana e questa è una canzone contro l'apartheid. Ed anche tra le più esplicite; talmente esplicita da essere vietata in Sudafrica fino alla fine del regime segregazionista; vi sono nominati persino Nelson Mandela (il predicatore) e l'arcivescovo Desmond Tutu". Da antiwarsongs.org

Allegra e piena di speranza, la proponiamo seguendo la tradizione dei post di fine anno.
Pane e speranza per il 2015.


Qui sotto i link dei post con gli auguri a cavallo degli anni: 
2008 Provate voi| 2009 Salta| 2010 Buona vita| 2011 Pesci e pane| 2012 Nel sole | 2013 Gioca

lunedì 29 dicembre 2014

Lykke Li | I never learn


"I never learn" (2014) Lykke Li

"L'intimismo di quest'opera occupa lo spazio di una cameretta, ma ha i confini di una cattedrale. La giovane cantautrice svedese Lykke Li (che tutti purtroppo conoscono soprattutto per l'odioso remix di “I Follow Rivers”) ha convertito il suo linguaggio da eccentrico e variopinto a crepuscolare e sublime. La presenza vocale della svedese è sempre al centro della scena, ma i vari strumenti non sono affatto semplici comparse di accompagnamento: attorno alla voce viene composta di volta in volta un'armonia che rende anche le più semplici melodie una vera sinfonia corale". Da "La Repubblica"

I post di dicembre di red unaltravita: quattro voci femminili per quattro generi musicali, con brani entrati nelle classifiche internazionali nel 2014.

sabato 27 dicembre 2014

Wallis Bird | Hardley Hardley


"Hardley Hardley" (2014) Wallis Bird

"Nel giro di un solo biennio, Wallis Bird è passata dall'essere la principessa ribelle del folk irlandese a piccola ma fulgida stella del firmamento indipendente europeo, corteggiata dalle platee di tutto il Vecchio Continente." Da Ondarock

In questo mese ancora una voce femminile.

venerdì 26 dicembre 2014

The Last Internationale | Wanted Man


"Life, Liberty, and the Pursuit of Indian Blood" e, di seguito, le altre canzoni dell'album "We will reign" (2014).


"Wanted Man" (2014) The Last Internationale

Il loro primo album “We Will Reign” è stato realizzato solo con strumenti veri, senza computer ed elettronica. Solo rock, blues, folk, chitarre in fiamme, batteria pesante e voci capaci di emozionare. 
Il nome della band statunitense,"The Last Internationale", è un esplicito richiamo all' "Internazionale" ed i testi delle canzoni lo dimostrano.
Qui un'intervista.

martedì 16 dicembre 2014

St. Vincent | Prince Johnny


St.Vincent (2014) Prince Johnny

sabato 22 novembre 2014

Il sale della terra


"Il sale della terra" (2014) di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado

"La fotografia di Sebastiao Salgado ha percorso i continenti sulle tracce di un’umanità in piena mutazione. Ha testimoniato i maggiori avvenimenti che hanno segnato la nostra storia recente: conflitti internazionali, la fame, gli esodi. Si è spinto alla ricerca di territori vergini, paesaggi immensi, e raccontato, come un pittore della luce, la fauna e la flora selvaggia, all’interno di un mastodontico progetto, omaggio alla bellezza del pianeta". Da sentieriselvaggi.it

sabato 8 novembre 2014

Torneranno i prati

“Dopo una disfatta, tutti tornano a casa loro e dopo un po’ tornerà l’erba sui prati”... 


"Torneranno i prati" al cinema, dal 6 novembre 2014, è il nuovo film di Ermanno Olmi, girato nelle trincee del fronte Nord-Est, a 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale. 

 “Per un anno l’Italia ha mercanteggiato con un calcolo ignobile se rimanere neutrale o meno. Poi la famiglia Savoia, che era sempre distratta sulla Storia pur vivendola, ha deciso di schierarsi dalla parte delle nazioni da cui poteva trarre maggiori benefici commerciali”.
“Prima di essere bello, questo film deve essere utile. Bisogna parlare di guerra perché i conflitti non devono accendersi mai più. Bisogna sapere, conoscere, se no come può la storia essere maestra di vita? Le celebrazioni del centenario non devono essere solo uno sventolio di bandiere, ma soprattutto un modo per capire perché si arriva a massacrare il proprio e altri popoli. Sappiamo che la guerra è la più grande stupidaggine, ma siamo sempre a rischio di ricascarci. Basti pensare ora a quei popoli non molto lontani che non possono tollerare più la propria situazione”.

martedì 4 novembre 2014

Dove sono le armi che io non conosco

pasolini
foto di karabattole - creative-commons flickr

Pasolini by Ettore Giuradei on Grooveshark
"Pasolini" (2008) Ettore Giuradei

Dove sono le armi?
Io non conosco
che quelle della mia ragione:
e nella mia violenza non c'è posto
neanche per un’ombra di azione
non intellettuale.

da "Vittoria", in "Poesia in forma di rosa" (1963) Pier Paolo Pasolini




sabato 1 novembre 2014

No Werewolf


"No Werewolf" (2014) Allah-Las

Sixties, da Los Angeles.

mercoledì 1 ottobre 2014

We are here



Così Alicia Kays ha presentato la sua ultima canzone, pensando al figlio che verrà.

"Mentre mi preparo a dare alla luce una nuova vita, non posso fare a meno di pensare al mondo nel quale la sto per portare. Non importa da dove veniamo, quando vediamo lo stato del mondo oggi, sentiamo tutti una frustrazione crescente ed il desiderio di fare la differenza. E tutti noi abbiamo una voce – abbiamo solamente bisogno di sapere come farla sentire.
Ho una visione che credo sia più di un sogno, che so che potrebbe essere la nostra realtà. Credo in una comunità mondiale costruita sul vero significato della parola uguaglianza – nella quale tutti siamo considerati un popolo, indipendentemente da razza, religione, genere, provenienza geografica, credo o orientamento sessuale. 
Penso che tutte le nostre voci dovrebbero essere sentite, in modo che il sistema che ci rappresenta rifletta la nostra popolazione. Abbiamo bisogno che i nostri gruppi dirigenti rispecchino un giusto equilibrio dei doni che sia gli uomini che le donne hanno da offrire. 
Credo in un mondo in cui ogni bambino che nasce riceve un’educazione di qualità – nel quale i doni unici di ciascuno di loro vengano alimentati in maniera che essi possano essere una presenza benefica in questo mondo. 
Credo nel rispetto reciproco e nella cooperazione tra tutti i popoli e le nazioni. E’ arrivato il momento di porre fine a tutte le forme di ingiustizia razziale nei confronti di tutte le persone di colore. 
Credo nella fine dell’industria delle prigioni private in America, e in un sistema giudiziario rinnovato, basato sull’equità e la verità. 
Credo in un sistema sanitario globale basato sulla medicina integrativa, in modo che i nostri corpi siano riconosciuti e trattati come un unico sistema, e possiamo contribuire a controllare la diffusione di malattie come l’AIDS, la malaria, la TBC e l’Ebola. 
Credo che abbiamo la facoltà di porre fine alla povertà, all’oppressione, e alla mancanza di speranza, che spesso alimentano la disperazione, il terrore e la violenza. 
Credo nella Pace, nell’Amore e nell’Unità. Credo che questa visione possa diventare una realtà".

Oltre al video, "We are here" è qui sotto insieme a "No one" di qualche anno fa.

We Are Here by Alicia Keys on Grooveshark No One with by Alicia Keys on Grooveshark

giovedì 25 settembre 2014

Mio adorato amore...



La freddezza di quei numeri dati al Tg, per raccontare l’ennesimo naufragio di migranti nel Mediterraneo, ha il potere di anestetizzare le menti, al punto da non pensare più che dietro quelle cifre si nascondano persone. Persone con una vita, una famiglia, legami, peculiarità, normali tic nervosi, con chissà? dei soprannomi, doti particolari. Studenti eccelsi, ottimi operai, militanti politici, sportivi o persone comuni. Non è facile pensare che chi viva lontano da noi possa avere qualcosa che ci assomigli! 
Poi ti ritrovi a leggere pezzi di carta scritti da loro, durante quella maledetta traversata, quella che pagheranno con la stessa vita, oppure all’arrivo in Libia o poco prima di salire sui ‘barconi della morte’ che li porteranno in Italia, in Grecia o a Malta, e ti rendi conto che quei migranti siamo noi, che dietro ai numeri ci sono volti, sorrisi e lacrime. 
Sono messaggi mai arrivati a destinazione, poiché il mare ha inghiottito questi uomini insieme con i loro sogni, le loro speranze, e adesso, quasi a volerli ricordare, ci restituisce queste piccole memorie, di paura e di amore. 
Samir, giovane egiziano, tra i 20-25 anni, arrivato cadavere a Pozzallo: 

“Mio adorato amore, per favore non morire, io ce l’ho quasi fatta. Dopo mesi e giorni di viaggio sono arrivato in Libia. Domani mi imbarco per l’Italia. Che Allah mi protegga. Quello che ho fatto, l’ho fatto per sopravvivere. Se mi salverò, ti prometto che farò tutto quello che mi è possibile per trovare un lavoro e farti venire in Europa da me. Se leggerai questa lettera, io sarò salvo e noi avremo un futuro. Ti amo, tuo per sempre Samir”.

Anche George, di probabile origine liberiana, al suo arrivo in Libia, sente che la sua vita sta per cambiare, così promette alla sua amata un futuro migliore, lontani dalla guerra, insieme: 

“Amore mio, finalmente sono arrivato. La vita comincia adesso, spero di tornare per portarti con me e vivere insieme lontani dalla guerra. Ti amo”. 

E il bisogno di scrivere alla propria donna, di lasciarsi andare ad un pensiero dolce, accogliente, spinge un migrante ad appuntarsi poche parole anche, in dialetto eritreo, su un pacchetto di sigarette, ritrovato da una giornalista del New York Times: 

“Volevo essere con te. Non osare dimenticarmi. Ti amo tantissimo, il mio desiderio è che tu non mi dimentichi mai. Stai bene amore mio. A ama R “.

da  http://iljournal.today/

giovedì 11 settembre 2014

Bellezze in Toscana


Opera d'arte


Viale dei pomodori


Benessere


Silenzio

clicca sulle foto per ingrandirle

martedì 2 settembre 2014

Divertissement

Nel 2010  furono in molti a notare la voluta somiglianza di "Sprawl II (Mountains Beyond Mountains)" degli Arcade Fire con "Heart of Glass" (1978) dei Blondie.

Heart of Glass by Blondie on Grooveshark Sprawl II (Mountains Beyond Mountains) by Arcade Fire on Grooveshark

Qualche mese fa, in un concerto degli Arcade Fire i due pezzi sono stati eseguiti, uno dietro l'altro, con la partecipazione di Debbie Harry, voce e anima dei Blondie.



Qui il mush up delle due canzoni.

domenica 24 agosto 2014

Sla, secchi d'acqua e fiera della vanità


Secchi vecchi e cinismi nuovi

Ha ragione Roberto D'Agostino: "E' un autospot formidabile, un selfie all’ennesima potenza, sta diventando l’unico tormentone di un’estate senza tormentoni... Straordinaria beneficenza per chi lo fa, e si posta in rete. La secchiata d’acqua in testa fa subito simpatia. Ma diciamo la verità: nessuno parla più della Sla, la malattia se la sono già dimenticata tutti. L’Ice Bucket è autopromozione allo stato puro spacciata per altruismo." 
E prosegue sarcasticamente sul suo sito: "Affetti da cinismo di massa, aspirando a vivere in divina pubblicità, succede che politici, divi televisivi, canzonettari da balera, grandi firme della moda, scrittori e giornalisti, hanno scoperto la beneficenza come alibi per creare gigantismi autopromozionali. Una luccicante e pacchiana kermesse dove tutto, malato di Sla compreso, fa spettacolo. Non è carità: è tornaconto. Come rubare i soldi dal piattino della cieca. Nel senso che offrono poco "cash", ma ricevono molti "flash"." 

Infatti, in Italia pochissimi di quelli che si sono messi in mostra hanno versato qualcosa di tangibile per sostenere la ricerca contro la Sla, come sostiene l'Associazione Aisla. Mentre gli ultimi governi hanno continuamente tagliato le risorse del fondo per la non autosufficienza.

Come si legge nel sito dell' Aisla, la Sla "ha una caratteristica che la rende particolarmente drammatica: pur bloccando progressivamente tutti i muscoli, non toglie la capacità di pensare e la volontà di rapportarsi agli altri. La mente resta vigile, ma prigioniera in un corpo che diventa via via immobile."
La testimonianza di un malato sul "Messaggero" di oggi.
  

giovedì 21 agosto 2014

From Scotland with love


"Something to believe in" (2014) King Creosote

Inizia con "Qualcosa in cui credere" la raccolta "From Scotland from love", l'ultimo lavoro di King Creosote (nome d'arte di Kenny Anderson) che fa da colonna sonora all'omonimo documentario di sole immagini di repertorio con il quale viene narrata la Scozia del Novecento.

Qui sotto il video ufficiale di un'altra canzone dello stesso album, sulle immagini del film.


"For one night only" (2014) King Creosote

Il film mostra la vita quotidiana delle persone: amore, sconfitte, guerra, resistenza, emigrazione, lavoro, gioco.

Come ha scritto Ondarock.it "il momento più intenso dell’album è affidato al fervore politico e sociale di “Pauper’s Dough”, un potente crescendo corale dall'incedere fiero, che si staglia con forza sulle immagini e sulla musica, in un raro esempio di folk privo di dimensione temporale ma inesorabilmente legato alla voglia di riscatto e giustizia sociale". Ecco la canzone.


"Pauper's Dough" (2014) King Creosote

Qui sotto, il breve ma significativo trailer ufficiale, nel quale "Pauper's Dough" si accompagna alle giuste immagini del film.



martedì 19 agosto 2014

Un like non è partecipazione



Toh, il grande quotidiano "Repubblica" se ne accorge dopo anni. Ed accenna ad un'autocritica.

"Nulla piace di più agli adulti con smartphone che fare la rivoluzione senza uscire dal pigiama. Superata l'adolescenza, età in cui li si usa per obiettivi concreti quali chiedere che Justin Bieber faccia un concerto dalle nostre parti, i social network vengono restituiti alla loro più irresistibile vocazione: quella di lotta e di divano. Un "mi piace" di qua, un cancelletto di là, e prima ancora del caffè già ci sentiamo politicamente impegnati: prendendoci il solo disturbo di un hashtag, che riuscirà là dove i mediatori di pace hanno fallito; o di un like che, si sa, è partecipazione".


Il resto dell'articolo di qualche giorno fa è qui.

lunedì 11 agosto 2014

Bobby Jean



Bobby Jean [Live] [1984] by Bruce Springsteen on Grooveshark
"Bobby Jean" (1984) Bruce Springsteen - live

Beh, passai da casa tua l'altro giorno
Tua madre disse che te ne eri andato
Disse che non c'era nulla che avrei potuto fare
Non c'era nulla che nessuno avrebbe potuto aggiungere
Io e te ci conoscevamo sin da quando eravamo sedicenni
Speravo che l'avrei saputo
Speravo che ti avrei potuto chiamare
Soltanto per dirti ciao, Bobby Jean

Eri rimasto attaccato a me quando tutti gli altri si voltavano, storcevano il naso
Amavamo la stessa musica, amavamo le stesse bands, amavamo gli stessi vestiti
Ci dicevamo l'un l'altro che eravamo i più sfrenati
La cosa più folle che avessimo mai visto
Beh, speravo che l'avrei saputo
Speravo che ti avrei potuto chiamare
Soltanto per dirti ciao, Bobby Jean

Camminavamo nella pioggia parlando della paura che avevamo nascosto al mondo
Adesso non c'è nessuna persona, nessun luogo, nessuno mi capira' mai come facevi tu
Può darsi che tu sia qua fuori o in quella strada da qualche parte
In qualche autobus o treno viaggiando lontano
In qualche stanza di un motel dove ci potrà essere una radio che suona 
e tu mi ascolterai cantare questa canzone
Beh, se è così sappi che sto pensando a te
E a tutte le miglia tra noi
E ti sto giusto chiamando un'ultima volta
Non per farti cambiare idea
Ma solo per dirti che mi manchi amico
Buona fortuna, addio
Bobby Jean

sabato 26 luglio 2014

Mogway


"The Lord Is Out of Control" (2014) Mogway

Gli alfieri del post-rock in questi giorni in Italia.

sabato 19 luglio 2014

Hunter of invisible game



E così Bruce Springsteen ha realizzato anche un corto (o forse un lungo videoclip). Il lavoro è ispirato ai contenuti di "Hunter of invisible game" che si ascolta nella seconda parte, dopo un lunghissimo prologo "morriconiano".
Il corto si può vedere nel sito ufficiale.

mercoledì 16 luglio 2014

Flower Thrower

banksy photo: Banksy banksy.gif

"Il lanciatore di fiori" di Bansky, street artist.
E' quello che vorremmo tra Palestina e Israele.

giovedì 3 luglio 2014

Budapest


"Budapest" (2013) George Ezra 

Trainato da "Budapest", il giovane britannico fa uscire il cd folk-rock "Wanted on voyage".

sabato 28 giugno 2014

Adesso


Clicca sullla foto per ingrandirla!

martedì 17 giugno 2014

Futebol



In Brasile è iniziato il campionato del mondo di calcio, con le sue luci e le sue ombre. E queste ultime non vanno dimenticate.



"Non ci siano dubbi (…) sulla nostra felicità per la scelta del nostro Paese come sede di questa grande manifestazione calcistica nel 2014. Questa felicità, però, non ci può annebbiare la vista davanti all’abisso che ci separa dalle condizioni necessarie per aver meritato questa designazione. (…) La mancanza di condizioni è stata evidente sin dai primi passi per la candidatura del paese e, a partire da oggi, sarà evidente per quanto riguarda l’organizzazione di questo mega evento. Dando uno sguardo ai vertici che minacciano di mettersi a capo di questo processo, è possibile anticipare il futuro: l’appropriazione dei beni comuni, la personificazione maliziosa di estese iniziative sociali, la preponderanza di interessi indegni e illegittimi a proprio vantaggio o del proprio gruppo ristretto di persone e la difesa del piccolo potere eterno che caratterizza queste pratiche nel mondo del calcio". 

Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, meglio noto come Sócrates. 
Da "Folha de São Paulo", 2007



Sócrates in campo con la maglia della Seleção Brasileira

mercoledì 11 giugno 2014

Viva Berlinguer



 "Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi 
 può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, 
 del suo benessere, della sua felicità. 
 La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita"
 Enrico Berlinguer 

L'11 giugno di trenta anni fa moriva Enrico Berlinguer.

mercoledì 4 giugno 2014

Palace, The Antlers




"Palace" (2014) The Antlers

lunedì 26 maggio 2014

Colibrì



Narra un’antica fiaba che, bruciando la foresta, tutti gli animali si misero a fuggire, compreso il leone. Solo un colibrì volava intrepido verso l’incendio. Così il leone, il re della foresta, si chiedeva perché il piccolo volatile si dirigesse con tanta alacrità verso il luogo in cui tutto stava bruciando. Il colibrì rispose che andava là proprio per questo, per spegnere l’incendio. “Ma è impossibile domare fiamme così vaste con la goccia che porti nel tuo becco” gli face notare il leone. Il colibrì rispose: "Io faccio la mia parte".

domenica 18 maggio 2014

Via del bacio

Perchè non muore il fuoco



A Torino una retrospettiva di Tina Modotti, grande e ribelle fotografa.

domenica 11 maggio 2014

Un tempo



mercoledì 30 aprile 2014

La notte del lavoro narrato



Una bella idea aspettando il Primo Maggio. Qui i luoghi delle iniziative.

mercoledì 23 aprile 2014

Dopo un raccolto ne viene un altro



Qui la storia dei fratelli Cervi

 

La famiglia Cervi

 Se vuoi scoprire i precedenti post sulla Festa della Liberazione, 
clicca sotto nell'etichetta "25 aprile".


mercoledì 16 aprile 2014

Rondini



Alcune sono tornate in questi giorni

venerdì 11 aprile 2014

Punto e virgola



Le virgole ed i punti stanno scomparendo. Accade quando scriviamo nella tastiera di un computer o di un telefono; accade nella lettura delle notizie dei tg, quando frasi che a rigor di senso e di grammatica andrebbero separate da una pausa più o meno lunga, vengono, invece, scandite una dietro l'altra e attaccate senza respiro (il risultato è un ridicolo e deprimente effetto da voce di robot). 
Viene voglia di usare il punto e virgola...

lunedì 31 marzo 2014

Roma città aperta


"Roma città aperta" (1945) Roberto Rossellini -  Il trailer della versione restaurata

Una delle pellicole più rappresentative del neorealismo italiano, simbolo della Resistenza e dell’Italia post-bellica che rimetteva insieme i pezzi dopo il secondo conflitto mondiale, "Roma città aperta" torna nelle sale italiane, in versione restaurata e nel mese della Festa della Liberazione, da oggi lunedì 31 marzo fino alla fine di aprile, in oltre 70 cinema. 
Il restauro è il frutto della collaborazione tra l’Istituto Luce Cinecittà, la Fondazione Cineteca di Bologna e la Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale.
La scheda del film e la programmazione su Il cinema ritrovato


La scena principale del film

giovedì 27 marzo 2014

Red eyes


"Red eyes" (2013) The War on drugs

mercoledì 19 marzo 2014

# With Syria



L'attivista e street artist inglese Banksy ha proposto una rivisitazione di una delle sue opere più famose, la bambina con il palloncino a forma di cuore, in occasione del terzo anniversario della guerra civile in Siria. L'autore ha trasformato la protagonista in una piccola rifugiata siriana.





#With Siria il sito
Qui oltre 1.000 immagini dei lavori di Banksy.

martedì 11 marzo 2014

Fanfare



Maestoso, echi anni '70. 
Due brani da "Fanfare" (2013) di Jonathan Wilson

Fanfare by Jonathan Wilson on Grooveshark

Lovestrong by Jonathan Wilson on Grooveshark

mercoledì 5 marzo 2014

La grande bellezza


Pompei


San Leo di Romagna


Volterra

Proprio in questi giorni stiamo perdendo la grande bellezza.

mercoledì 26 febbraio 2014

Mummer's dance


"The Mummer's Dance" (1997) Loreena McKennit 

Avevamo dimenticato Loreena Mckennit, ma il 4 marzo esce la raccolta "The journey so far".

giovedì 20 febbraio 2014

martedì 11 febbraio 2014

Song for Zula


"Song for Zula" (2013) Phosphorescent [Unofficial Music Video]

giovedì 6 febbraio 2014

L'orribile piuttosto che




Red-un'altravita ripropone la critica all'orribile e distorto uso del "piuttosto che" (della serie: impara l'italiano). 
Su scripta-volant si trova un semplice grafico esplicativo da far conoscere a tutti gli ignoranti.

martedì 28 gennaio 2014

Un bellissimo giovanissimo vecchio



Se ne è andato un bellissimo, giovanissimo vecchio. 
Pete Seeger ha suonato e cantato fino all'ultimo della sua lunga ed intensa vita.
Ha camminato con Woody Guthrie, ha ispirato Bob Dylan e Bruce Springsteen, le sue canzoni sono state interpretate da Marlene Dietrich, Joan Baez, Byrds e tanti altri.

We Shall Overcome by Pete Seeger on Grooveshark

Su Internazionale di oggi una bella pagina con alcuni video.
Red-un'altra gli aveva dedicato il post "Where have all the flowers gone" in occasione del novantesimo compleanno.

Qui sotto il testo di "Turn! Turn! Turn! (to Everything There Is a Season)", scritta da Seeger negli anni cinquanta, poi portata al successo dai Byrds.

Per ogni cosa
c’è la sua stagione
ed un tempo per ogni faccenda sotto il cielo.

Un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare
un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per ridere e un tempo per piangere


Per ogni cosa
c’è la sua stagione
ed un tempo per ogni faccenda sotto il cielo.

Un tempo per costruire e un tempo per demolire
un tempo per ballare e un tempo per gemere
un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli


Per ogni cosa
c’è la sua stagione
ed un tempo per ogni faccenda sotto il cielo.

Un tempo d’amore, un tempo d’odio
un tempo di guerra, un tempo di pace
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci


Per ogni cosa
c’è la sua stagione
ed un tempo per ogni faccenda sotto il cielo.

Un tempo per vincere, un tempo per perdere
un tempo per stracciare, un tempo per cucire,
un tempo per amare, un tempo per odiare
un tempo per la pace, giuro che non è troppo tardi


Il testo è tratto dal libro biblico dell’Ecclesiaste, Seeger ha aggiunto l'ultimo e significativo verso.