martedì 28 febbraio 2012

Vite che contano



"Da una sponda all'altra: vite che contano".
Negli scorsi mesi dalla Tunisia sono partiti migliaia di giovani per l'Italia. Di alcuni di loro non si hanno più notizie. Le loro famiglie chiedono che i governi italiano e tunisino si impegnino a indagare sulla loro sorte, qualunque essa sia, e dare loro delle risposte.

L'appello

martedì 21 febbraio 2012

Canarini nella miniera



«Ho lavorato per un anno e mezzo a un disco che poi ho gettato via, come mi capita talvolta di fare. Era arrivata la crisi, avevo amici costretti ad abbandonare la casa in cui vivevano, e intanto nessun colpevole finiva in galera: non potevo occuparmi d'altro, in un momento come quello. Che cosa sta succedendo, mi chiedevo, che cosa era questa enorme spaccatura che stava aprendo una voragine nel sogno americano? Il lavoro dà identità e dignità alle persone, è ciò che permette di avere rispetto di sé stessi. L'aumento della disoccupazione mi sembrava una tragedia nazionale gigantesca e trascurata. Nella mia famiglia chi portava a casa la pagnotta è sempre stata mia madre. Non si fermava mai, è stata una grande figura per me, mentre il fallimento di mio padre ha trasformato la mia vita in un campo minato che da adolescente non riuscivo mai ad attraversare senza danni. La mia natura non è politica, e anche se da adulto ho letto e studiato per capire che cosa mi era accaduto da ragazzo, tendo a leggere gli avvenimenti in chiave psicologica più che sociologica. Per questo, la prevalenza del settore dei servizi sul manifatturiero io la interpreto così, come la mia famiglia, per questo dico che, come casa mia, una nazione non può reggersi solo sui servizi e rinunciare alla produzione, e che una società non può vincere se la promessa di uguaglianza, giustizia e libertà è spezzata. Continuo a sostenere Obama, anche se su alcuni punti come l'aiuto alla creazione di posti di lavoro poteva fare di più, e ritengo Occupy Wall Street la novità più importante degli ultimi tempi, perché ha cambiato radicalmente, e in poche settimane, la conversazione della gente. Ora tutti parlano della finanza, tutti stanno dalla parte dell'uomo comune, anche Gingrich dà dell'avvoltoio capitalista a Romney, e questo mi piace molto. Dove andremo, che cosa accadrà, non lo so, ma d'altra parte non potete chiedere risposte a quelli che fanno musica. Noi, al massimo, siamo i canarini nella miniera».

Stralci della conferenza stampa europea per la presentazione di "Wrecking ball"; parole che fanno capire il senso del nuovo album di Bruce Springsteen.
In anteprima una recensione del disco in uscita il 6 marzo.

Intanto ascoltiamo un'altra canzone in arrivo: col volume alto, fatevi conquistare!


Qui "Shackled and drawn" da rollingstone.com

"Shackled and drawn" - la terza, nella scaletta del nuovo album - è caratterizzata da un incedere spiccatamente country folk, e da un testo socialmente molto schierato che, non a caso, recita: "Gambling man rolls the dice, workingman pays the bill/ It’s still fat and easy up on banker’s hill/ Up on banker’s hill, the party’s going strong/ Down here below we’re shackled and drawn" - "Gli scommettitori giocano a dadi, i lavoratori pagano il conto/Tutto è ancora ricco e facile sulla collina dei banchieri/Sulla collina dei banchieri, dove è ancora tutto prospero/Mentre qua giù noi siamo prigionieri e sfiniti dalla stanchezza".
Da rockol.it



venerdì 17 febbraio 2012

E i fiori?



A malapena solo alcune canzoni raggiungono il 6-. Celentano ha mischiato incenso, ignoranza e qualunquismo e la seconda sera si sono esibiti due che hanno significativamente scelto di chiamarsi Soliti idioti. Il resto del contorno umano sul palco non conta - lì anche i tradizionali fiori della riviera hanno dato forfait.
Una delle peggiori edizioni di Sanremo, tanto da domandarsi (con Andrea Scanzi): che stia per avverarsi la profezia dei Maya?

E i fiori? Da par nostro ripeschiamo due canzoni, come ruffianamente hanno fatto la terza sera.
Con il primo brano Sergio Endrigo vinse l'edizione del 1968.


"Canzone per te" (1968) Bacalov, Endrigo, Bardotti
qui interpretata da Elisa, vincitrice a Sanremo nel 2001 con "Luci".

È stato tanto grande e ormai
Non sa morire
Per questo canto e canto te
La solitudine che tu mi hai regalato
Io la coltivo come un fiore


Il secondo pezzo è un classico del rock progressivo anni '70. I Marlene Kuntz l'avevano interpretato già qualche hanno fa, e a Sanremo l'hanno proposto con Patti Smith - il video dell'esibizione.


"Impressioni di settembre" (1971) PFM Premiata Forneria Marconi, qui eseguita dai Marlene Kuntz.

lunedì 13 febbraio 2012

Giustizia



Oggi, alla fine del processo Eternit, il Tribunale di Torino ha condannato a 16 anni di carcere ciascuno il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier. I due rispondevano di disastro doloso e rimozione di cautele.
Una sentenza storica: la parola "giustizia" ha ancora un senso.
Leggi la notizia Ansa.

Qui sotto una tavola da "Eternit - dissolvenza in bianco", un graphic novel che racconta la storia vera della fabbrica che portò prima la ricchezza e poi la morte agli operai e alle loro famiglie a Casale Monferrato, a Cavagnolo, a Rubiera, a Bagnoli, a causa della polvere d'amianto respirata nell'azienda e nelle case vicine.


E, da Caterpillar, una tavola della disegnatrice Gea Ferraris che commenta la sentenza di oggi.


clicca sulle tavole per ingrandirle

"Eternit - dissolvenza in bianco", ideazione e testi di Assunta Prato, sceneggiatura e disegni di Gea Ferraris. Ed. Ediesse (gennaio 2012).

La fabbrica del cancro: un post su red-un'altravita con il video che racconta la storia.

domenica 12 febbraio 2012

Azioni calde



Alle parole gelide del precedente post rispondono azioni calde. Lassù, al gelo, ci sono due lavoratori, sotto vive la solidarietà che recupera anche "Hot stuff", tanto per riscaldarsi.
Il video, ispirato ad una scena del film Full monty, racconta la storia.



Oliviero Cassini e Stanislao Focarelli si trovano da molti giorni sulla torre faro della Stazione centrale di Milano. A loro sostegno è nato il comitato "Binario 21 chiama l'Italia".




mercoledì 8 febbraio 2012

Parole gelide



Non sappiamo se è stato "sfigato", se aveva l'illusione del "posto fisso, che è monotono", se è voluto stare "di fianco a mamma e papà" e se non ha un lavoro "per colpa dell'articolo 18". Ma queste parole che vengono rivolte ai giovani e ai lavoratori sono più gelide del ghiaccio che si stende sull'Italia e miete vittime. Fanno male, perchè sono ingiuste e provengono da chi sta al caldo in torri d'avorio, opache e lontane dalla vita.

venerdì 3 febbraio 2012

A salty dog / Un lupo di mare



Straordinaria. Riemersa in questo tempo di falsi capitani e relitti.

Salty Dog by Procol Harum on Grooveshark
"A Salty Dog" (1969) Procol Harum

...
Partimmo per luoghi sconosciuti all’uomo
dove le navi vanno a morire
Nessuna vetta elevata, nessuna fortezza audace
poteva eguagliare l’occhio del nostro capitano

Al settimo giorno di mal di mare
trovammo il nostro approdo
una sabbia così bianca, ed un mare così blu
un luogo per niente mortale
scaricammo le armi, bruciammo l’albero
e remammo dalla nave fino a terra

Il capitano gridava, noi marinai piangevamo:
le nostre lacrime erano lacrime di gioia
molte lune e molti giugno
erano passati prima che prendessimo terra
Un Lupo di mare, questo marinaio
la mia mano ti è testimone.

Versione dal vivo

mercoledì 1 febbraio 2012

Desolazione



Un drone ha sorvolato il territorio fb di svariate persone più o meno conosciute.
Le istantanee ritraggono un paesaggio desolante, con il social(?) network a far da mediocre surrogato di inesistenti rapporti sociali. Molte case abbandonate si stagliano come inerte ferraglia nella quale s'impigliano messaggi mestamente portati dal vento, segno d'una moda "obbligata" e poi tralasciata. In altri isolati, viceversa, la masturbazione per contabilizzare le amicizie, spesso virtuali, fa rimpiangere la collezione, reale, delle figurine Panini. Salvo interessanti eccezioni - e ve ne sono - tra i detriti di questo (a)social network spuntano frasi smozzicate e stereotipate volte a dimostrare l'esistenza di una qualche forma di vita. Nella gabbia grafica uniforme pascola l'omologazione; l'acme è stato raggiunto durante le recenti festività, quando lo scambio di auguri con cartoline trash e banali jingle ha fatto sembrare i cinepanettoni mirabolanti e spericolate sperimentazioni d'autore. Per diverso tempo qualcuno ha pensato anche di fare la rivoluzione su fb, sbertucciando il vecchio potere governativo. Supremo atto d'eroismo: come giocare alla guerra con la fionda sfondata, in attesa della merenda della mamma.


Le foto sono ricavate da un video-game: cliccaci sopra per ingrandirle