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Non sappiamo se è stato "sfigato", se aveva l'illusione del "posto fisso, che è monotono", se è voluto stare "di fianco a mamma e papà" e se non ha un lavoro "per colpa dell'articolo 18". Ma queste parole che vengono rivolte ai giovani e ai lavoratori sono più gelide del ghiaccio che si stende sull'Italia e miete vittime. Fanno male, perchè sono ingiuste e provengono da chi sta al caldo in torri d'avorio, opache e lontane dalla vita.
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1 commento:
a quando la primavera? Questi nostri figli così amati e così ingiustamente bistrattati meritano un pò di sole (e di speranza).
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