mercoledì 18 agosto 2010

Italia ed italiani: la deriva


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"Oggi l'Italia appare un Paese senza classe dirigente, senza persone che per il ruolo politico, imprenditoriale, di cultura, sappiano offrire alla nazione una visione, degli obiettivi condivisi e condivisibili". Edoardo Patriarca, segretario del Comitato organizzatore delle Settimane sociali della Conferenza episcopale italiana, in un'intervista a Radio Vaticana. 31 luglio 2010, Agenzie Ansa e Adnkronos

"In Italia non esistono partiti di governo organizzati... esistono consorterie, cricche, clientele locali... che rispondono del loro operato a forze occulte insindacabili, che tengono poco al prestigio e tengono invece molto ai privilegi parassitari". Antonio Gramsci, luglio 1918

"Senza classe dirigente" era il primo titolo di questo post. In Italia questo tema si rincorre da cento anni in qua. Eppure non basta a descrivere la crisi che oggi sta vivendo il Paese.
C'è un danno incalcolabile, infatti, compiuto negli ultimi anni da vari attori, dalla "non" classe dirigente politica, imprenditoriale, culturale. Il danno di aver fatto emergere la parte peggiore dell'Italia e di aver legittimato i difetti profondi degli italiani, fino a qualche tempo fa un pò tenuti a freno e un pò inciviliti dalle culture politiche democratiche, quelle della Costituzione.
In Italia si è così affermata la corruzione dell'anima: i lestofanti sono stati chiamati furbi, i prevaricatori sono stati battezzati intraprendenti, gli onesti sono stati irrisi e considerati fessi.
C'è da cambiare i governanti, ma c'è da ricostruire le fondamenta del vivere civile, appunto civile. Le risorse ci sono ancora, vanno cercate.

"Mammalitaliani" (2010) Après la class

Mamma litaliani mamma litaliani mancu li cani mancu li cani...
Se vedi uno spaccone è solamente un italiano
l’italiano fuori si distingue dalla massa
sporco di farina o di sangue di carcassa
passa incontrollato lui conosce tutti
fa la bella faccia e poi la mette in culo a tutti

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