mercoledì 26 maggio 2010

Voracità e disuguaglianze

Questo post ed il precedente sono uniti da una parola: "disuguaglianza".


Ogni anno il "Rapporto sui diritti globali" è uno sguardo aggiornato sul mondo e sull'Italia. Un'opera "eversiva" l'ha chiamata qualcuno, perchè con 5oo pagine di analisi e cifre documenta la realtà. Appena uscito in libreria, le agenzie stampa lo hanno così presentato.

Le famiglie sono più povere e indebitate. Mentre la crisi colpisce strati popolari e ceti medi, i manager continuano a intascare bonus milionari.
In Italia 13,6 milioni di lavoratori guadagnano meno di 1.300 euro netti al mese, e, fra questi, 6,9 milioni (di cui il 60% donne) possono contare su meno di 1.000 euro. Nè va meglio per i pensionati: ben 7,5 milioni guadagnano infatti meno di 1.000 euro al mese. Insomma, lavorare, nel nostro Paese, sembra non essere una protezione dal rischio di impoverimento. E’ quanto emerge dal Rapporto sui Diritti Globali 2010 dell’Associazione Società Informazione e promosso da Cgil, Arci, Action Aid, Antigone, Cnca, Fondazione Basso, Forum Ambientalista, Gruppo Abele, Legambiente.
In sei anni, si legge nel testo, tra il 2002 e il 2008, il reddito netto familiare ha perso ogni anno 1.599 euro tra gli operai, 1.681 euro tra gli impiegati. Nel 2009, il 10% degli occupati è sotto la soglia della povertà relativa (un dato peggiore della media dell’Unione Europea, che è dell’8%). Una povertà che si è allargata nel corso di questi anni: nel 2007 la percentuale dei lavoratori sotto la soglia della povertà relativa era, infatti, dell’8,6% e dunque, in due anni, c’è stato un incremento dell’1,4%.
Le famiglie che nel 2009 percepiscono esclusivamente redditi da lavoro sono più povere che non nel 2008 (dall’8,7 al 9,7% del totale delle famiglie povere), dato che sale al 14,5% (era il 13,9% l’anno prima) se si tratta di operai, mentre per i lavoratori in proprio si passa dal 7,9% all’11,2%, ben +3,3%. Agenzia Adnkronos

Stipendi milionari per i manager.
Secondo il coordinatore del Rapporto, Sergio Segio, "mentre la crisi brucia utili e ricchezza, impoverendo il convento, i frati sono sempre piu' pasciuti", "i manager hanno portato a casa stipendi e bonus milionari". Nell'elenco dei piu' pagati, Segio mette i manager Pirelli: 'per primo Carlo Puri Negri (ex vicepresidente esecutivo di Pirelli Re) con 14 milioni di euro, nonostante la societa' abbia chiuso l'anno con un passivo di 104 milioni; poi vengono Claudio De Conto (ex direttore generale di Pirelli) con 7,3 milioni e Marco Tronchetti Provera (presidente di Pirelli) con 5,6 milioni". Segio cita anche i top manager Fiat, nell'anno delle ristrutturazioni e degli annunci di lacrime e sangue: l'ad Sergio Marchionne, ha percepito 4 milioni e 782 mila euro, poco meno dell'ex presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo che ha incassato, sempre nel 2009, cinque milioni e 177 mila euro". Agenzia Ansa



L'introduzione al rapporto 2010 e il sito Diritti globali

In questi stessi giorni, il socialogo Luciano Gallino ha scritto su "Repubblica" un articolo anch'esso "eretico" agli occhi di certuni, descrivendo limpidamente le origini della crisi economico-finanziaria e concludendo amaramente sulle "riforme" messe in atto dai governi.



"A fine 2007 il Pil del mondo era stimato in 54 trilioni di dollari; per contro gli attivi finanziari globali ammontavano a più di 240 trilioni, cioè più di quattro volte tanto. Ciò significa che il mondo arriva a produrre, in media, appena 150 miliardi di dollari al giorno, mentre il sistema finanzario può mobilitare ogni giorno parecchi trilioni di dollari per influire sui beni ed i servizi che esso produce, sul modo in cui sono distribuiti, sul loro prezzo. Nessuna economia - nemmeno quella Ue, la più grande del mondo - può reggere a lungo una situazione del genere...

... le riforme “lacrime e sangue” che sono state imposte alla Grecia e presto ad altri stati - dove riforme vuol dire tagli a pensioni, salari, servizi sociali, sanità, scuola - hanno tutta l´aria di provviste che gli abitanti della fortezza sull´orlo dell´inedia lanciano ai pasciuti assedianti, illudendosi che si convincano a levare l´assedio."

L'articolo
completo "Riformiamo la finanza per salvare l'economia".

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