Nel tempo del consumismo c'è chi fa la fame;
nel tempo dello spreco c'è chi trasforma gli scarti in risorse.
All'inizio di quest'anno un'inchiesta del Corriere della Sera fa emergere l'enorme spreco di pane quotidianamente buttato via. Al di là della disputa sui dati forniti, il fatto esiste, suscita scandalo, impone di cambiare.
Scrive Claudio Magris "...Distribuire, ai milioni e milioni che non li hanno, il pane e l’acqua che ci avanzano è più arduo che viaggiare nello spazio o realizzare mutazioni genetiche; siamo capaci di trasformare radicalmente l’uomo, che presto sarà qualcosa d’altro rispetto all’umanità che conosciamo, ma non siamo capaci di dargli da mangiare e da bere. A tutto ciò si aggiunge l’iniquo sfruttamento di ogni genere perpetrato da parte di tante potenze e forze economiche ai danni del pianeta e di innumerevoli suoi abitanti. I volontari— specialmente, ma non soltanto religiosi— che nei più aspri luoghi della terra aiutano contro ogni speranza i loro sempre più numerosi fratelli in condizioni abominevoli, salvano l’onore dell’umanità, come soldati che non si arrendono, ma tutta l’umanità è seduta ai bordi di un vulcano non certo spento. Quei panini gettati via sono anche dei lapilli che attestano il ribollire della lava."
"Il pane perso nell'età dello spreco", Corriere della Sera, 6 gennaio 2010 l'articolo completo
Insieme all' inchiesta, il giornale da conto di alcune alternative: qui l'articolo "L'«ultimo minuto» per salvare il pane".
Trasformare lo spreco in risorsa, questo è l'obiettivo di Last Minute Market: un mercato dove per favorire i più bisognosi, non ci si può permettere di sprecare neppure un minuto e nemmeno un prodotto. Last Minute rende possibile il recupero delle merci invendute, che non hanno più un valore commerciale, ancora idonee per il consumo. I beni raccolti, mediante il meccanismo del dono, sono resi disponibili ad enti e associazioni che offrono assistenza a persone in condizione di disagio sociale. Il sito di lastminutemarket
Tristram Stuart è una persona del tutto normale. Fuorchè per il fatto che vive nutrendosi del cibo, ancora del tutto buono, che ogni giorno viene buttato per motivi da nulla. Con la sua prassi "estrema" vuole mandare un messaggio chiaro: stop agli sprechi. Qui sotto la sua testimonianza.
"Buon appetito!" è il titolo di un ampio servizio di Report che ha indagato lungo tutta la filiera del cibo, dall'agricoltore al consumatore, passando per intermediari e centri commerciali. La logica del profitto ha stravolto tutto: mangiamo peggio, pagando di più, facendo danni all'ambiente e sprecando molto.
1 commento:
per il pane...non è male neanche l'idea di dimezzarne il prezzo dopo una certa ora, dando così l'opportunità ai meno abbienti di poterlo comprare.....
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