mercoledì 11 gennaio 2012

L'oppio della miseria



Nei periodi di crisi nera cresce la speranza di cavarsela tentando la fortuna con il gioco, consolatorio "oppio della miseria". Oggi non è il classico lotto, tra scaramanzia e sogni rivelatori, e neanche la schedina del Totocalcio con l'1-X-2, rito del sabato sera nato negli anni della ricostruzione post-bellica. Nelle tabaccherie piene di gratta e vinci e monitor, nei bar dove stazionano più giocatori di slotmachine che clienti del caffè, per non dire di apposite sale, molte persone si rovinano, mentre Stato e mafie ingrassano. Un dossier di Libera fornisce le impressionanti cifre in Italia.



Tutti i numeri di Azzardopoli:
76,1 miliardi di euro fatturato mercato legale del gioco nel 2011, primo posto in Europa e terzo posto nel mondo tra i paesi che giocano di più
1260 euro procapite, (neonati compresi) la spesa per i giochi
10 miliardi di euro il fatturato illegale
41 clan si spartiscono la torta del mercato illegale del gioco d'azzardo
800 mila persone dipendenti da gioco d'azzardo e quasi due milioni di giocatori a rischio
10 le Procure della Repubblica direzioni distrettuali antimafia che nell'ultimo anno hanno effettuati indagini
22 le città dove nel 2010 sono stati effettuate indagini e operazioni delle Forze di Polizia con arresti e sequestri direttamente riferibili alla criminalità organizzata.
25mila- 50mila al giorno ricavo clan Valle-Lampada per gestione videopoker e macchinette slot-machine
400mila slotmachine in Italia, una macchinetta "mangiasoldi" ogni 150 abitanti
3.746 i videogiochi irregolari sequestrati nel 2010, alla media di 312 al mese
Tre volte alla settimana la media di gioco per i giocatori patologici, più di tre ore alla settimana e per una spesa ogni mese dai 600 euro in su
Dal
Dossier "Azzardopoli" dell'Associazione Libera.

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