Le parole della canzone di questo video sono tratte dallaDichiarazionedi Occupy Wall Street. Viene il mente la contestazione della guerra in Vietnam, gli anni '70, il musical ed il film Hair.
Un fresco sondaggio del New York Times dice che il 72% dei cittadini votanti di New York, tra cui il 52% dei repubblicani, appoggia "Occupy Wall Strett". I REM, scioltisi un mese fa, hanno dedicato a questo movimento la loro canzone “Welcome to the Occupation” del 1987.
Da noi le cose vanno diversamente. Il 15 ottobre romano ha lasciato molte macerie ed una preoccupazione descritta bene da Flavio Lotti, storico animatore della Marcia Perugia-Assisi: “C’è qualcosa di realmente pericoloso nella violenza che sabato scorso si è abbattuta sulla manifestazione di Roma. E’ l’idea che le cose non si possano più cambiare, che si possano solo distruggere, che la politica sia la cosa più sporca e inconcludente che esista, che i politici e le forze politiche siano tutti uguali e che, in fondo, anche tutti gli altri siano complici e compromessi.”
Tra le varie riflessioni apparse sui giornali o in rete, non casualmente quelle di due donne guardano avanti, per costruire qualcosa di buono. Sono pubblicate sul sito Sbilanciamoci.info, red-un'altravita ne propone i link qui sotto. Io, in movimento fuori dai recinti. E dagli scontridi Barbara Di Tommaso Chi e che non ha futurodi Roberta Carlini
La stampa li ha subito ribattezzati "indignados di New York". Da un paio di settimane hanno occupato un parco vicino Wall Street - il tempio della finanza, obiettivo della loro protesta - poi hanno invaso il Ponte di Brooklin, prima che la polizia li sgomberasse. Di se stessi dicono: "«Occupy Wall Street» è un movimento di resistenza senza leader, fatto da gente di ogni razza, genere e opinione politica. L'unica cosa che abbiamo tutti in comune è che siamo il 99% che non tollererà più l'avidità e la corruzione dell'1% della popolazione." Sembrava un'armata Brancaleone, ora si è imposta all'attenzione dei media.
"Non siamo scarti", dicono i lavoratori italiani over 40 che hanno perso il lavoro. "Senza casa, senza lavoro, senza pensione, senza paura", dicono gli "indignados", giovani spagnoli senza futuro. Due facce della stessa medaglia.
"Non siamo scarti. Lettera a Tremonti" (2011)
"Democracia real ya", lo spot spagnolo ed un video di questi giorni