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domenica 11 dicembre 2011

I will survive | The end of the world


E' accaduto all'inizio di novembre: flash mob con una particolare versione di "I will survive" realizzato da Occupy Oackland.

Gloria Gaynor by I Will Survive on Grooveshark
" I will survive" (1978) Gloria Gaynor

Dalla disco al rap. Qui sotto uno degli inni non ufficiali di Occupy Wall Street.

The End Of The World by Lupe Fiasco on Grooveshark
"The end of the world" (2011) Lupe Fiasco

giovedì 3 novembre 2011

La vie, pas la bourse | We are the 99%

Nizza, novembre 2011. La Vita, non la Borsa.






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New York. Il freddo non li ferma.



Le parole della canzone di questo video sono tratte dalla Dichiarazione di Occupy Wall Street. Viene il mente la contestazione della guerra in Vietnam, gli anni '70, il musical ed il film Hair.


"Let the sunshine in" (1968) dal film Hair (1979)



Su quanto accade in America, due articoli di Federico Rampini
Il generale autunno non sconfigge gli indignati
Marx conquista l'America
ed uno di Giulia D'Agnolo Vallan

Una riflessione di Ulrich Beck

giovedì 20 ottobre 2011

Post 15 ottobre

Un fresco sondaggio del New York Times dice che il 72% dei cittadini votanti di New York, tra cui il 52% dei repubblicani, appoggia "Occupy Wall Strett".
I REM, scioltisi un mese fa, hanno dedicato a questo movimento la loro canzone “Welcome to the Occupation” del 1987.



se il video viene disattivato clicca qui

Da noi le cose vanno diversamente. Il 15 ottobre romano ha lasciato molte macerie ed una preoccupazione descritta bene da Flavio Lotti, storico animatore della Marcia Perugia-Assisi: “C’è qualcosa di realmente pericoloso nella violenza che sabato scorso si è abbattuta sulla manifestazione di Roma. E’ l’idea che le cose non si possano più cambiare, che si possano solo distruggere, che la politica sia la cosa più sporca e inconcludente che esista, che i politici e le forze politiche siano tutti uguali e che, in fondo, anche tutti gli altri siano complici e compromessi.”

Tra le varie riflessioni apparse sui giornali o in rete, non casualmente quelle di due donne guardano avanti, per costruire qualcosa di buono. Sono pubblicate sul sito Sbilanciamoci.info, red-un'altravita ne propone i link qui sotto.
Io, in movimento fuori dai recinti. E dagli scontri di Barbara Di Tommaso
Chi e che non ha futuro di Roberta Carlini

domenica 16 ottobre 2011

99%


"Siamo il 99% che non tollererà più l'avidità
e la corruzione dell'1% della popolazione"







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99%: una percentuale diventata un simbolo dopo "Occupy Wall Street".
15 ottobre: in tutto il mondo proteste pacifiche. A Roma l'1% rovina tutto.

mercoledì 5 ottobre 2011

Indignados a Wall Street



La stampa li ha subito ribattezzati "indignados di New York". Da un paio di settimane hanno occupato un parco vicino Wall Street - il tempio della finanza, obiettivo della loro protesta - poi hanno invaso il Ponte di Brooklin, prima che la polizia li sgomberasse. Di se stessi dicono: "«Occupy Wall Street» è un movimento di resistenza senza leader, fatto da gente di ogni razza, genere e opinione politica. L'unica cosa che abbiamo tutti in comune è che siamo il 99% che non tollererà più l'avidità e la corruzione dell'1% della popolazione." Sembrava un'armata Brancaleone, ora si è imposta all'attenzione dei media.

Indignados a New York, un video sull'occupazione del Ponte.
Qui sotto Corriere Tv mette a confronto due mondi.


Il sito di Occupy Wall Street, per vedere cosa succederà.
Contemporaneamente la galassia progressista statunitense radunata a Washington da MoveOn.org dice: "Ridateci il sogno americano"

lunedì 23 maggio 2011

Non siamo scarti senza futuro

"Non siamo scarti", dicono i lavoratori italiani over 40 che hanno perso il lavoro.
"Senza casa, senza lavoro, senza pensione, senza paura", dicono gli "indignados", giovani spagnoli senza futuro.
Due facce della stessa medaglia.



"Non siamo scarti. Lettera a Tremonti" (2011)



"Democracia real ya", lo spot spagnolo ed un video di questi giorni