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E' inutile girarci intorno: è la disuguaglianza sociale, cresciuta enormemente in tutte le società negli ultimi venti anni, il male del nostro tempo.
E per non farla troppo lunga in questo post, red-un'altravita vi propone quattro testi: ecco qui sotto i loro link, per informarsi (e non dimenticare il valore del libro).
Nessuno dei loro autori è un pericoloso estremista, eppure oggi - dopo anni di massicce dosi di egoismo sociale - denunciare le diseguaglianze sembra essere rivoluzionario.
- "La misura dell'anima" Qui
- "Il prezzo della disuguaglianza" Qui
- "Nove su dieci" Qui
- "Chi troppo chi niente" Qui
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"Chi troppo chi niente", è appena uscito in libreria.
"Ormai sembrano tutti d’accordo: l’Italia deve cambiare. Eppure nessuna delle ricette proposte è ancora riuscita a curare lo Stivale dai suoi mali storici. All’ombra di parole d’ordine quali “austerity” e “taglio del debito” si ritrovano a pagare sempre gli stessi, mentre i soliti noti rafforzano i propri privilegi. La nostra penisola è marchiata da crescenti disuguaglianze che deprimono l’economia, esasperano lo scontro sociale, e soprattutto riducono l’efficienza del sistema-paese. È questa la tesi, semplice ma esplosiva, di Emanuele Ferragina, giovane docente “espatriato” in Inghilterra ed esperto di politiche sociali: occorre ridurre le disuguaglianze, non per ragioni ideologiche, ma per rendere il sistema più funzionale".
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