martedì 14 maggio 2013

La morte che indossiamo



Come in un formicaio, oggi sono arrivati a 1.127 i morti ritrovati tra le macerie di un palazzo crollato il 24 aprile scorso a Dacca (Bangladesh), adibito a fabbrica di abiti prodotti per molte società occidentali, tra cui probabilmente anche Benetton. 
Il Bangladesh è uno dei principali produttori ed esportatori di prodotti per l’abbigliamento. La manodopera costa molto poco: lo stipendio minimo mensile è di 37 dollari al mese (circa 28 euro), meno dei 61 dollari della Cambogia e dei 150 dollari della Cina.



Dal 1989 la Campagna Abiti Puliti (Clean Clothes Campaign) si impegna per assicurare il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori attraverso la sensibilizzazione e la mobilitazione dei consumatori, la pressione sulle imprese e i governi. 



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