domenica 7 febbraio 2010

Un paese vuol dire non essere soli



"Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti." La luna e i falò (1950) Cesare Pavese

Un paese vuol dire non essere soli,
avere gli amici, del vino, un caffè.
Io sono della città;
riconosco le strade
dalle buche rimaste,
dalle case sparite,
dalle cose sepolte
che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più,
ne ho visto abbastanza;
preferisco una rampa
e bere in silenzio,
quel grande silenzio
che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più,
non serve schiantarsi
e le mani tenerle
dietro la schiena,
non fare più nulla
pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù
e quassù son rimasto
a rifarmi le forze,
a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra,
a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.


(1960) Mario Pogliotti, in ricordo di Cesare Pavese

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