mercoledì 31 dicembre 2008
Provate voi
Provate voi
a mettervi a testa in giù
per guardare il mondo
davvero.
Dalla miseria alla ricchezza,
dalla solitudine alla comunione,
dal dominio alla libertà,
dalla plastica alla carne,
dall’umiliazione alla dignità,
dalla guerra alla pace.
Provateci per tutto l'anno,
da tutti i sud a tutti i nord.
venerdì 26 dicembre 2008
domenica 21 dicembre 2008
Typolution
"Typolution" (2006) Olivier Beaudoin
Una piccola animazione minimalista che fa uso solamente di caratteri tipografici per affrontare temi ecologici, realizzata da un giovane designer canadese.
mercoledì 17 dicembre 2008
Guernica
Pablo Picasso (1938)
A 3D Exploration of Picasso's Guernica
Guernica 3D from GaliciaCAD on Vimeo.
Vi spiego alcune cose
Domanderete: e dove sono i lillà?
E la metafisica coperta di papaveri?E la pioggia che spesso percuoteva
le sue parole riempiendole
di pertugi e di uccelli?
Tutto ciò che mi accade vi dirò.
Vivevo in un rione
di Madrid con campane,
con orologi ed alberi.
Di là si vedeva
il volto secco della Castiglia
come un oceano di cuoio.
La mia casa era detta
la casa dei fiori, perchè dappertutto
scoppiavano gerani: era
una bella casa
piena di cani e di bambini.
Raul, ricordi?
Ricordi, Rafael?
Federico, ricordi
sotto terra,
ricordi la mia casa coi balconi dove
la luce di Giugno soffocava fiori nella tua bocca?
Fratello, fratello!
Tutto
era un gran vociare, un sapore di merci,
cumuli di pane palpitante,
banchi del mio rione di Arguelles con la statua
simile a un pallido calamaio tra i merluzzi:
l’olio raggiungeva i cucchiai,
un profondo pulsare
di piedi e di mani gremiva le strade,
metri, litri, essenza
acuta della vita,
pesci affastellati,
trama di tetti dove si smarrivano
freddi raggi di sole,
delirante avorio fine delle patate,
pomodori ripetuti fino al mare.
E una mattina tutto prese fuoco,
e una mattina roghi
uscirono dal suolo
a divorare persone,
e da quel momento incendi,
spari da quel momento,
da quel momento sangue.
Banditi con aeroplani e con mori,
banditi con anelli e con duchesse,
banditi con neri frati benedicenti
venivano dal cielo ad uccidere dei bambini,
e per le strade il sangue dei bambini
scorreva semplice, come sangue di bambini.
Sciacalli che lo sciacallo scaccerebbe,
pietre che il cardo secco morderebbe sputando,
vipere che le vipere odierebbero!
Di fronte a voi ho visto il sangue
di Spagna sollevarsi
per annegarvi in una sola onda
di orgoglio e di coltelli!
Generali,
traditori:
guardate la mia casa morta,
guardate la Spagna a pezzi:
ma da ogni casa morta esce metallo ardente
e non fiori,
ma da ogni squarcio della Spagna
esce la Spagna,
ma da ogni bambino morto esce un fucile con occhi,
ma da ogni delitto nascono proiettili
che scoveranno un giorno
la tana del vostro cuore.
Chiederete perchè la sua poesia
non ci parla del sogno, delle foglie,
dei grandi vulcani del suo paese natio?
Venite a vedere il sangue per le strade,
venite a vedere
il sangue per le strade,
venite a vedere il sangue
per le strade!
Pablo Neruda (1938)
recitata dal poeta in spagnolo
lunedì 8 dicembre 2008
martedì 2 dicembre 2008
lunedì 24 novembre 2008
Dal silenzio
Oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica nella loro vita. La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,7% degli stupri) e la grandissima maggioranza (oltre il 90%) non è mai stata denunciata. Solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto, mentre si abbassa l'età media delle vittime: ben un milione e 400mila (il 6,6%del totale) ha subito uno stupro prima dei 16 anni (da un'indagine sulla violenza e i maltrattamenti contro le donne realizzata dall'Istat - 2007).
Stop violence against women (Amnesty International)
25 novembre, giornata internazionale contro le violenze alle donne
sabato 22 novembre 2008
Il gratis dell'umanità
Volti
Chi ha steso braccia al largo
battendo le pinne dei piedi
gli occhi assorti nel buio del respiro,
chi si è immerso nel fondo di pupilla
di una cernia intanata
dimenticando l'aria, chi ha legato
all'albero una tela e ha combinato
la rotta e la deriva, chi ha remato
in piedi a legni lunghi: questi sanno
che le acque hanno volti.
E sopra i volti affiorano
burrasche, bonacce, correnti
e il salto dei pesci che sognano il volo.
Erri De Luca (2002)
Nei canali di Otranto e Sicilia
migratori senz'ali, contadini di Africa e di oriente
affogano nel cavo delle onde.
Un viaggio su dieci s'impiglia sul fodo,
il pacco di semi si sparge nel solco
scavato dall'ancora e non dall'aratro.
La terraferma Italia è terrachiusa.
Li lasciamo annegare per negare.
Erri De Luca (2002)
sabato 15 novembre 2008
Di madre in figlia
Un estratto dal documentario "Mondine - di madre in figlia" di Andrea Zambelli, prodotto da Davide Ferrario, su e con il Coro delle mondine di Novi e i Fiamma Fumana. L'estratto riguarda il concerto del Concert of Colors a Detroit.
Fiamma Fiumana: techno-folkesters
ascolta "L.I.L.T." in mp3
lunedì 10 novembre 2008
La paura e il suo ministro
"Io trasformo la paura in ordine e l'ordine, come si sa, è il cardine di ogni società rispettabile e, soprattutto, senza la paura non si governa...Guardatevi con sospetto, odiatevi, comprate armi e sparate..."
Antonio Albanese, il Ministro della Paura
Il nuovo personaggio di Albanese, più reale della realtà, interpreta lo spirito del tempo meglio di un trattato di sociologia.
Il nuovo personaggio di Albanese, più reale della realtà, interpreta lo spirito del tempo meglio di un trattato di sociologia.
"La società della paura rinuncia alla libertà", intervista a Zygmunt Bauman
giovedì 6 novembre 2008
Into the wild
Society
Per me è un mistero
abbiamo un'avidità con la quale
abbiamo accettato di convivere
pensi di dover volere
più di quello di cui hai bisogno
finchè non hai tutto non sarai libero
società, sei una razza folle
spero che tu non sia sola senza di me
quando vuoi più di quello che hai,
pensi di averne bisogno
quando pensi più di quello che vuoi,
i tuoi pensieri cominciano a sanguinare
penso di dover trovare un posto più grande
perchè quando hai più di quello che pensi,
hai bisogno di più spazio
società, sei una razza folle
spero che tu non sia sola, senza di me
società, pazza e profonda
spero che tu non sia sola, senza di me
ci sono quelli che pensano,
più o meno, ma il meno è di più
ma se il meno è di più,
come fai a mantenere il punteggio?
significa che per ogni punto che fai scendi di livello
è un pò come cominciare dalla cima
non puoi farlo...
società, sei una razza folle
spero che tu non sia sola, senza di me
società, pazza e profonda
spero che tu non sia sola, senza di me
società, abbi pietà di me
spero che tu non ti arrabbierai
se non sono d'accordo
società, pazza e profonda
spero che tu non sia sola, senza di me
Eddie Vedder (Pearl Jam)
Per me è un mistero
abbiamo un'avidità con la quale
abbiamo accettato di convivere
pensi di dover volere
più di quello di cui hai bisogno
finchè non hai tutto non sarai libero
società, sei una razza folle
spero che tu non sia sola senza di me
quando vuoi più di quello che hai,
pensi di averne bisogno
quando pensi più di quello che vuoi,
i tuoi pensieri cominciano a sanguinare
penso di dover trovare un posto più grande
perchè quando hai più di quello che pensi,
hai bisogno di più spazio
società, sei una razza folle
spero che tu non sia sola, senza di me
società, pazza e profonda
spero che tu non sia sola, senza di me
ci sono quelli che pensano,
più o meno, ma il meno è di più
ma se il meno è di più,
come fai a mantenere il punteggio?
significa che per ogni punto che fai scendi di livello
è un pò come cominciare dalla cima
non puoi farlo...
società, sei una razza folle
spero che tu non sia sola, senza di me
società, pazza e profonda
spero che tu non sia sola, senza di me
società, abbi pietà di me
spero che tu non ti arrabbierai
se non sono d'accordo
società, pazza e profonda
spero che tu non sia sola, senza di me
Eddie Vedder (Pearl Jam)
Dalla colonna sonora di "Into the wild" (2007) Sean Penn
qui da vedere con le immagini del film
lunedì 3 novembre 2008
Precario
"Precario", di Francesco Lodari, cortometraggio vincitore del premio per la miglior colonna sonora al concorso “4 giorni corti” del Nonantola Film Festival 2008
giovedì 30 ottobre 2008
Onda anomala
venerdì 24 ottobre 2008
Saviano è amico mio
“Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni!” Roberto Saviano
"Roberto Saviano è minacciato di morte dalla camorra, per aver denunciato le sue azioni criminali in un libro - Gomorra - tradotto e letto in tutto il mondo. È minacciata la sua libertà, la sua autonomia di scrittore, la possibilità di incontrare la sua famiglia, di avere una vita sociale, di prendere parte alla vita pubblica, di muoversi nel suo Paese ... Con questa firma vogliamo farcene carico, impegnando noi stessi mentre chiamiamo lo Stato alla sua responsabilità, perché è intollerabile che tutto questo possa accadere in Europa e nel 2008." Dario Fo, Mikhail Gorbaciov, Gunther Grass, Rita Levi Montalcini, Orhan Pamuk, Desmond Tutu - Premi Nobel
una bella iniziativa a Napoli (ed anche in altre città)
http://leggosaviano.wordpress.com/
dal film tratto dal libro "Gomorra"
http://video.tiscali.it/Fandango_TV/Cinema/12995.html
dal film tratto dal libro "Gomorra"
http://video.tiscali.it/Fandango_TV/Cinema/12995.html
giovedì 23 ottobre 2008
lunedì 20 ottobre 2008
Oro blu
È prevedibile che tra 25 anni le guerre non si combatteranno più per il petrolio, ma per l'acqua. Già oggi 1,2 miliardi di persone non ha accesso all’acqua potabile e 1/3 della popolazione mondiale vive in condizioni di stress idrico. Nel 2025 saranno 5,5 miliardi (circa i 2/3 degli abitanti del pianeta) le persone a rischio idrico a causa di diversi fattori: cambiamento del clima, saccheggio dell'acqua, sperpero, inquinamento, crescita demografica. Per questo l’acqua va concepita un prezioso bene comune dell’umanità, tutelata in quanto fonte di vita e non considerata una merce.
L'acqua in tre film di animazione.
Il primo ha un solo difetto: è stato realizzato per un'azienda di acque minerali che considera l'acqua un bene privato e non un bene comune
Replica: acqua libera vs. acqua venduta: doppia intervista
"Sprecomenosubito" - Amref - Basta poco...
Replica: acqua libera vs. acqua venduta: doppia intervista
"Sprecomenosubito" - Amref - Basta poco...
giovedì 16 ottobre 2008
Oh, che sarà
una perla libertaria
Oh che sarà, che sarà
che vanno sospirando per le alcove
che vanno sussurrando in versi a strofe
che vanno combinando in fondo al buio
che gira nella testa nelle parole
che accende candele nelle processioni
che va parlando forte nei portoni
e grida nei mercati che con certezza
sta nella natura nella bellezza
quel che non ha ragione né mai ce l'avrà
quel che non ha rimedio né mai ce l'avrà
quel che non ha misura
Oh che sarà, che sarà
che vive nell'idea di questi amanti
che cantano i poeti più deliranti
che giurano i profeti ubriacati
che sta nel cammino dei mutilati
e nella fantasia degli infelici
che sta nel dai e dai delle meretrici
nel piano derelitto dei banditi
Oh che sarà, che sarà
quel che non ha decenza né mai ce l'avrà
quel che non ha censura né mai ce l'avrà
quel che non ha ragione
Oh che sarà, che sarà
che tutti i loro avvisi non potranno evitare
che tutte le risate andranno a sfidare
che tutte le campane andranno a cantare
e tutti gli inni insieme a consacrare
e tutti i figli insieme a purificare
e i nostri destini a incontrare
perfino il Padre Eterno da così lontano
guardando quell'inferno dovrà benedire
quel che non ha governo né mai ce l'avrà
quel che non ha vergogna né mai ce l'avrà
quel che non ha giudizio...
Ah che sarà, che sarà
quel che non ha governo né mai ce l'avrà
quel che non ha vergogna né mai ce l'avrà
quel che non ha giudizio...
"O que será (À Flor da Terra)" (1976) Chico Buarque de Hollanda.
Testo in italiano a cura di Ivano Fossati, qui sotto cantata da Fiorella Mannoia e Ivano Fossati.
lunedì 13 ottobre 2008
Di ingiustizia si muore
Videospot Stand Up 2008
Sono i fattori sociali molto piu' di quelli genetici a determinare la salute o la malattia delle persone nel mondo e la loro aspettativa di vita, secondo il nuovo studio dell'Organizzazione mondiale della sanita', una ricerca durata tre anni sui 'determinatori sociali' della salute. Il report conclude che e' 'l'ingiustizia sociale che uccide le persone nel mondo'. Per esempio, un ragazzo che vive nella povera periferia di Calton a Glasgow vivra' in media 28 anni in meno di un ragazzo nato nel vicino ma ricco quartiere di Lenzie. Allo stesso modo, l'aspettativa di vita media nella ricca Hampstead a Londra e' di 11 anni maggiore del vicino ma degradato St. Pancras. Fino ad arrivare a differenze abissali come questa: una ragazza che nasce nel Paese africano del Lesotho vivra' in media 42 anni meno di una ragazza che nasce in Giappone. E se in Svezia il rischio di una donna di morire per complicazioni della gravidanza o del parto e' di un caso ogni 17.400, in Afghanistan e' di uno su otto. Lo studio, realizzato da un panel di esperti che fanno parte della Commission on the social determinants of health dell'Oms, conclude che in quasi tutti i Paesi le cattive condizioni socioeconomiche si traducono in cattive condizioni di salute per gli abitanti. Le differenze sono cosi' marcate da non potersi spiegare con fattori genetici o biologici. Si legge nel report: "La deleteria combinazione di politiche sbagliate e condizioni economiche negative e' in gran parte responsabile del fatto che molte persone nel mondo non godono della buona salute che sarebbe biologicamente possibile". Il panel chiede ai governi di agire subito: senza alcun intervento la diseguaglianza e' destinata ad aggravarsi, ma agendo immediatamente potra' ridursi in tempi relativamente brevi. (Londra, 28 agosto 2008 - Agenzia Agi)
Videospot Stad Up 2006
Contro la povertà e per gli obiettivi del millennio
giovedì 9 ottobre 2008
Altri sguardi
"Se la malattia mentale è, alla sua stessa origine, perdita dell'individualità e della libertà, nel manicomio il malato non trova altro che il luogo dove sarà definitivamente perduto" (Franco Basaglia)
A trent'anni dalla "legge Basaglia", un volume fotografico di uno dei più grandi fotografi italiani.
90 foto in slideshow -> http://www.ulianolucas.it/pres_psichiatria.html
"Ti regalerò una rosa (2007) Simone Cristicchi
lunedì 6 ottobre 2008
Un giorno vennero...
una rielaborazione de "l'Urlo" di Edvard Munch
Photo Smeerch da International Poster Art
(III edizione) Roma, Atelier Occupato Esc
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c'era rimasto nessuno a protestare."
Martin Niemöller
e fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c'era rimasto nessuno a protestare."
Martin Niemöller
giovedì 2 ottobre 2008
Licenziato? Rimasto senza lavoro
“Sbatti il mostro in prima pagina” (1972) Marco Bellocchio
Gianmaria Volonté interpreta nel film lo spregiudicato redattore capo di un giornale.
“Chi è il lettore del nostro giornale? Un uomo tranquillo… che lavora, produce… ma è anche un uomo stanco, scoglionato… apre il giornale per trovare una parola serena… senza avere la sensazione che gli vogliamo rompere i coglioni… senza sentirsi lui responsabile… Licenziato? Rimasto senza lavoro”.
Questa scena del film, girato ben 36 anni or sono (!), vista oggi appare la lucidissima teorizzazione del modello televisivo “Rai-set” che si è imposto negli ultimi 15 anni almeno. Soap opera, isole dei famosi, pacchi, grandi fratelli, veline, ecc. sono la traduzione della linea del redattore capo, assai più pervasiva ed efficace con le televisioni a "reti unificate" perché viste da tutti e meno riflessive di un pezzo scritto su un giornale.
In fondo la sera tutti siamo "stanchi, scoglionati"... E l’Italia è cambiata …
Gianmaria Volonté
http://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Maria_Volont%C3%A8
Gianmaria Volonté
http://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Maria_Volont%C3%A8
lunedì 29 settembre 2008
mercoledì 24 settembre 2008
Guai ai cani, sui treni
Apologo minore, ma non troppo
foto di Emanuele Gambula (da Flikr)
La notizia è questa, l’hanno scritta i giornali: dal 1° ottobre i cani con peso superiore a 6 kg (praticamente quasi tutti) non potranno più salire sui treni. Motivo? Sono loro che infestano le carrozze di parassiti. Trovato il colpevole! Insomma, se le carrozze sono sporche e le toilette generalmente fanno vomitare, se le ferrovie sono state dirette da un manager che nel 2004 è stato premiato con una buona uscita di 6 milioni e 700.000 euro e per risparmiare appaltano le pulizie a pseudo ditte che pagando quattro palanche ai lavoratori non garantiscono alcunché, ebbene la colpa è dei quattro zampe. Trovato il responsabile su cui le Ferrovie dello Stato (Stato ?!) possono scaricare le loro colpe, giustizia è fatta.
Pensate ora ad un vecchio che, solo come un cane, dopo aver perso la moglie e con parenti assenti, ha trovato un cane per amico, confidente, familiare. Passa con lui giornate tristi e solitarie, l’accompagna fuori per i bisogni e così esce dalle quattro mura di casa, gli parla perché è l’unico che lo ascolta, ha un motivo per campare, perché ha lui. Ma non ha la macchina, oppure non può più guidare, e deve assolutamente spostarsi da Bari a Milano, ad esempio. Ma il suo amico cane no, non può salire in treno. Che s’arrangino, lui e il cane. E peggio per loro.
In questo tempo tutti i mali hanno bisogno di un capro espiatorio, che generalmente è rappresentato dall’immigrato. Le Ferrovie l’hanno trovato nei cani, che non possono protestare e neppure votare. Come generalmente gli immigrati.
lunedì 22 settembre 2008
Fabbrica
"La fabbrica dei tedeschi" (2008) Mimmo Calopresti
Anteprima del film sugli operai della Thyssenkrupp di Torino, presentato alla Mostra del cinema di Venezia.
"Al mattino presto fischia la sirena della fabbrica.
L'uomo si alza dal letto e indossa i suoi vestiti
Prende la sua colazione, ed esce alla luce del mattino,
E' il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro.
Attraverso i luoghi di paura, attraverso luoghi di dolore,
Vedo mio padre superare i cancelli della fabbrica mentre piove,
La fabbrica si prende il suo udito, la fabbrica gli da la vita,
Il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro
Alla fine della giornata grida la sirena della fabbrica
Gli uomini attraversano quei cancelli con la morte nei loro occhi.
E tu, ragazzo, farai meglio a credere
che qualcuno starà male questa notte,
E' il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro"
"Al mattino presto fischia la sirena della fabbrica.
L'uomo si alza dal letto e indossa i suoi vestiti
Prende la sua colazione, ed esce alla luce del mattino,
E' il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro.
Attraverso i luoghi di paura, attraverso luoghi di dolore,
Vedo mio padre superare i cancelli della fabbrica mentre piove,
La fabbrica si prende il suo udito, la fabbrica gli da la vita,
Il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro
Alla fine della giornata grida la sirena della fabbrica
Gli uomini attraversano quei cancelli con la morte nei loro occhi.
E tu, ragazzo, farai meglio a credere
che qualcuno starà male questa notte,
E' il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro"
Factory (1978) Bruce Springsteen
giovedì 18 settembre 2008
Elogio della lentezza
"Chi arriva prima aspetta" (2006) Ratti della Sabina
http://www.rattidellasabina.it/audio/chi_arriva_prima_aspetta.mp3
lunedì 15 settembre 2008
Riscaldamento globale
In tutto il mondo il clima sta cambiando, le temperature sono in aumento, i ghiacci vanno sciogliendosi e aumentano i fenomeni climatici estremi, dagli uragani ai tifoni, alle alluvioni. Le responsabilità umane sono ormai una evidenza scientifica. Alla base dei cambiamenti climatici vi è l'accumulo di CO2 (anidride carbonica) prodotta bruciando combustibili fossili (petrolio, carbone e gas).
Studiando le carote di ghiaccio prelevate in Antartide e in Groenlandia, i climatologi hanno potuto ricostruire l'andamento della temperatura e quello della concentrazione di anidride carbonica negli ultimi 400.000 anni. Dal grafico, impressionante, (clicca sull'immagine per vederlo meglio) risulta evidente come il picco della CO2 degli ultimi decenni sia una conseguenza dell'attività umana e che avrà conseguenze drammatiche. Sempre che l'umanità non si decida a porvi rimedio, ma deve farlo in fretta.
Grafico realizzato dal National Geographic. Fonti: temperatura e CO2 del campione di ghiaccio di Vostok dall'Oak Ridge National Laboratory; livello dei mari dal GISS (Institute for space studies) della NASA. (da www.wwf.it)
Global Warming Cartoon Challenge
Global Warming Cartoon Challenge
Una scomoda verità - An Inconvenient Truth - (2006) Davis Guggenheim.
Premio Oscar 2007 come miglior documentario
giovedì 11 settembre 2008
No se rinde un gallo rojo ...
11 settembre 1973: colpo di stato dei militari in Cile contro il Presidente Allende ed il governo di Unidad popular democraticamente eletti.
"Te recuerdo Amanda", qui eseguita da Daniele Sepe e Auli Kokko, è una canzone del regista e cantautore Victor Jara, ucciso cinque giorni dopo il golpe. Dopo averlo ucciso, i militari cileni proibiscono la vendita dei suoi dischi e ordinano la distruzione delle matrici.
http://www.danielesepe.com/mp3/Amanda.mp3
Andrea Miola (1973)
http://www.danielesepe.com/mp3/Amanda.mp3
lunedì 8 settembre 2008
Banana rossa
"Banana rossa" (2004) Paolo Zucca
VideominutoPopTV 2004 - Winner "1.000 Euro for 1 Minute"
giovedì 4 settembre 2008
Youngtown
Youngtown
Qui nel Nordest dell'Ohio
Nel 1803 James e Dan Heaton
Trovarono il minerale che giaceva nello Yellow Creek.
Costruirono un altoforno lungo la sponda
[del torrente] e costruirono i cannoni
Che aiutarono l'Unione a vincere la guerra
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Mio padre lavorava ai forni
Li teneva ad una temperatura più calda dell'inferno
Io tornai a casa dal Vietnam e riuscii a diventare palellatore
Un lavoro per il quale sarebbe adatto anche il diavolo
Carbone di Taconite e rocce di calcare
Nutrivano i miei figli e mi mantenevano
Quei fumaioli si stendono come le braccia di Dio
In un bel cielo di fuliggine e argilla.
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Bene, mio padre andò a lavorare in fabbrica alla Ohio
Quando tornò dalla Seconda Guerra Mondiale
Ora la terra è ridotta a rottami e macerie
Lui ha detto "I pezzi grossi sono riusciti a fare quello che non è riuscito a Hitler"
Queste fabbriche costruirono i carri armati e le bombe
Che vinsero le guerre di questo paese
Noi spedimmo i nostri figli in Korea e in Vietnam
E ora ci stiamo chiedendo per che cosa sono morti
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Dalla valle di Monogahela
Fino ai giacimenti di ferro sui monti Mesabi
E su fino alle miniere di carbone sugli Appalachi
La storia è sempre la stessa
Settecento tonnellate di metallo al giorno
Ora signore, tu mi dici che il mondo è cambiato
Un tempo ti ho fatto molto ricco
Talmente ricco che ti sei dimenticato il mio nome
A Youngstown
A Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Quando muoio non voglio avere un pezzo in Paradiso
Non riuscirei a lavorare bene in Paradiso
Prego il diavolo di venire e prendermi
Per portarmi nelle fornaci infuocate dell'inferno
Qui nel Nordest dell'Ohio
Nel 1803 James e Dan Heaton
Trovarono il minerale che giaceva nello Yellow Creek.
Costruirono un altoforno lungo la sponda
[del torrente] e costruirono i cannoni
Che aiutarono l'Unione a vincere la guerra
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Mio padre lavorava ai forni
Li teneva ad una temperatura più calda dell'inferno
Io tornai a casa dal Vietnam e riuscii a diventare palellatore
Un lavoro per il quale sarebbe adatto anche il diavolo
Carbone di Taconite e rocce di calcare
Nutrivano i miei figli e mi mantenevano
Quei fumaioli si stendono come le braccia di Dio
In un bel cielo di fuliggine e argilla.
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Bene, mio padre andò a lavorare in fabbrica alla Ohio
Quando tornò dalla Seconda Guerra Mondiale
Ora la terra è ridotta a rottami e macerie
Lui ha detto "I pezzi grossi sono riusciti a fare quello che non è riuscito a Hitler"
Queste fabbriche costruirono i carri armati e le bombe
Che vinsero le guerre di questo paese
Noi spedimmo i nostri figli in Korea e in Vietnam
E ora ci stiamo chiedendo per che cosa sono morti
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Dalla valle di Monogahela
Fino ai giacimenti di ferro sui monti Mesabi
E su fino alle miniere di carbone sugli Appalachi
La storia è sempre la stessa
Settecento tonnellate di metallo al giorno
Ora signore, tu mi dici che il mondo è cambiato
Un tempo ti ho fatto molto ricco
Talmente ricco che ti sei dimenticato il mio nome
A Youngstown
A Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Quando muoio non voglio avere un pezzo in Paradiso
Non riuscirei a lavorare bene in Paradiso
Prego il diavolo di venire e prendermi
Per portarmi nelle fornaci infuocate dell'inferno
Bruce Springsteen (1995)
Versione Live in New York (2001) da ascoltare e da vedere
lunedì 1 settembre 2008
Articoli amari
Con il reportage "Articolo amari - incidenti sul lavoro", Marco Ferini, 31 anni, ha vinto il premio di giornalismo televisivo Ilaria Alpi 2008
mercoledì 27 agosto 2008
Siate tutti uniti
Girotondo (della pace) Pablo Picasso (1960)
Discorso all'Umanità
"Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l'avidità ci ha resi duri e cattivi; pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto.
Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera; di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore! Che dia a tutti gli uomini lavoro; ai giovani un futuro; ai vecchi la sicurezza.
Allora combattiamo per mantenere quelle promesse! Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere; eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole. Un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia, siate tutti uniti!"
Dal discorso finale di Charlie Chaplin - Barbiere Ebreo/Adenoid Hynkel -
Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera; di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore! Che dia a tutti gli uomini lavoro; ai giovani un futuro; ai vecchi la sicurezza.
Allora combattiamo per mantenere quelle promesse! Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere; eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole. Un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia, siate tutti uniti!"
Dal discorso finale di Charlie Chaplin - Barbiere Ebreo/Adenoid Hynkel -
nel film "Il grande dittatore" (1940)
mercoledì 20 agosto 2008
Primavera di Praga
"dimmi chi era che il corpo portava
la città intera che lo accompagnava
la città intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga"
la città intera che lo accompagnava
la città intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga"
Il 20 agosto 1968 le truppe del Patto di Varsavia occupano la Cecoslovacchia e mettono brutalmente fine al "socialismo dal volto umano", il nuovo corso riformatore guidato da Alexander Dubcek.
"Primavera di Praga" (1970) Francesco Guccini
domenica 17 agosto 2008
Le vent nous portera
clicca sulla foto per ingrandirla
Non ho paura del cammino
Bisognerà vedere, bisogna assaporare
La parte più profonda e oscura di noi stessi
E tutto andrà bene là,
Il vento ci guiderà
Il tuo messaggio all'orsa maggiore
E la traiettoria del viaggio
Un'istantanea di velluto va
Anche se non serve a niente
Il vento la porterà con sè
Tutto sparirà ma
Il vento ci guiderà
La carezza e la mitragliata
E questa piaga che ci perseguita
Il palazzo degli altri giorni
Di ieri e di domani
Il vento li porterà con sè
Genetica a bandoliera
Dei cromosomi nell'atmosfera
Dei tassì per le galassie
E il mio tappeto volante, allora?
Il vento lo porterà con sè
Tutto sparirà
il vento ci guiderà
Questo profumo dei nostri anni morti
Ciò che può bussare alla tua porta
Infinità di destini
Se ne perde uno e poi cosa ne rimane?
Il vento lo porterà con sè
Mentre la marea sale
e ognuno rifa i propri conti
Io mi sposto nel cuore della mia ombra
Polveri di te
Il vento le porterà con sè
tutto sparirà
il vento ci guiderà
Noir Désir (2001)
venerdì 15 agosto 2008
Con le mani
E' australiana e si chiama Victoria Mitchell. Corre i tremila siepi (Olimpiadi di Pechino, 2008)
Tommie Smith e John Carlos, statunitensi, medaglia d'oro e di bronzo sui 200 metri piani, a capo chino alzano il pugno chiuso in un guanto nero. L'australiano Norman, medaglia d'argento, ha sul petto un distintivo dell'Ophr - Progetto olimpico per i diritti umani (Olimpiadi di Città del Messico, 1968)
giovedì 14 agosto 2008
Morire di lavoro
"Morti bianche": foto di Repubblica salentina
In Italia più morti bianche che omicidi
In Italia più morti bianche che omicidi
In Italia i morti sul lavoro e il numero delle vittime della strada superano di gran lunga i decessi legati alla criminalità o ad episodi violenti. I morti sul lavoro in particolare sono quasi il doppio degli assassinati e i decessi sulle strade otto volte più degli omicidi.
È questo l'allarme che lancia il Censis, specificando che nel 2007 le morti legate al lavoro nel nostro Paese sono state 1.170, di cui 609 per infortuni stradali, ovvero lungo il tragitto casa-lavoro o in strada durante l'esercizio dell'attività lavorativa. E l'Italia, avverte il Censis, è di gran lunga il Paese europeo dove si muore di più sul lavoro. Se si escludono gli infortuni in itinere o comunque avvenuti in strada, non rilevati in modo omogeneo da tutti i Paesi europei, si contano 918 casi in Italia, 678 in Germania, 662 in Spagna, 593 in Francia (in questo caso il confronto è riferito al 2005).
È questo l'allarme che lancia il Censis, specificando che nel 2007 le morti legate al lavoro nel nostro Paese sono state 1.170, di cui 609 per infortuni stradali, ovvero lungo il tragitto casa-lavoro o in strada durante l'esercizio dell'attività lavorativa. E l'Italia, avverte il Censis, è di gran lunga il Paese europeo dove si muore di più sul lavoro. Se si escludono gli infortuni in itinere o comunque avvenuti in strada, non rilevati in modo omogeneo da tutti i Paesi europei, si contano 918 casi in Italia, 678 in Germania, 662 in Spagna, 593 in Francia (in questo caso il confronto è riferito al 2005).
Corriere della Sera, 5 agosto 2008
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