sabato 22 novembre 2014
Il sale della terra
"Il sale della terra" (2014) di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado
"La fotografia di Sebastiao Salgado ha percorso i continenti sulle tracce di un’umanità in piena mutazione. Ha testimoniato i maggiori avvenimenti che hanno segnato la nostra storia recente: conflitti internazionali, la fame, gli esodi. Si è spinto alla ricerca di territori vergini, paesaggi immensi, e raccontato, come un pittore della luce, la fauna e la flora selvaggia, all’interno di un mastodontico progetto, omaggio alla bellezza del pianeta". Da sentieriselvaggi.it
sabato 8 novembre 2014
Torneranno i prati
“Dopo una disfatta, tutti tornano a casa loro e dopo un po’ tornerà l’erba sui prati”...
"Torneranno i prati" al cinema, dal 6 novembre 2014, è il nuovo film di Ermanno Olmi, girato nelle trincee del fronte Nord-Est, a 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale.
“Per un anno l’Italia ha mercanteggiato con un calcolo ignobile se rimanere neutrale o meno. Poi la famiglia Savoia, che era sempre distratta sulla Storia pur vivendola, ha deciso di schierarsi dalla parte delle nazioni da cui poteva trarre maggiori benefici commerciali”.
“Prima di essere bello, questo film deve essere utile. Bisogna parlare di guerra perché i conflitti non devono accendersi mai più. Bisogna sapere, conoscere, se no come può la storia essere maestra di vita? Le celebrazioni del centenario non devono essere solo uno sventolio di bandiere, ma soprattutto un modo per capire perché si arriva a massacrare il proprio e altri popoli. Sappiamo che la guerra è la più grande stupidaggine, ma siamo sempre a rischio di ricascarci. Basti pensare ora a quei popoli non molto lontani che non possono tollerare più la propria situazione”.
"Torneranno i prati" al cinema, dal 6 novembre 2014, è il nuovo film di Ermanno Olmi, girato nelle trincee del fronte Nord-Est, a 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale.
“Per un anno l’Italia ha mercanteggiato con un calcolo ignobile se rimanere neutrale o meno. Poi la famiglia Savoia, che era sempre distratta sulla Storia pur vivendola, ha deciso di schierarsi dalla parte delle nazioni da cui poteva trarre maggiori benefici commerciali”.
“Prima di essere bello, questo film deve essere utile. Bisogna parlare di guerra perché i conflitti non devono accendersi mai più. Bisogna sapere, conoscere, se no come può la storia essere maestra di vita? Le celebrazioni del centenario non devono essere solo uno sventolio di bandiere, ma soprattutto un modo per capire perché si arriva a massacrare il proprio e altri popoli. Sappiamo che la guerra è la più grande stupidaggine, ma siamo sempre a rischio di ricascarci. Basti pensare ora a quei popoli non molto lontani che non possono tollerare più la propria situazione”.
martedì 4 novembre 2014
Dove sono le armi che io non conosco
sabato 1 novembre 2014
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