lunedì 29 settembre 2008
mercoledì 24 settembre 2008
Guai ai cani, sui treni
Apologo minore, ma non troppo
foto di Emanuele Gambula (da Flikr)
La notizia è questa, l’hanno scritta i giornali: dal 1° ottobre i cani con peso superiore a 6 kg (praticamente quasi tutti) non potranno più salire sui treni. Motivo? Sono loro che infestano le carrozze di parassiti. Trovato il colpevole! Insomma, se le carrozze sono sporche e le toilette generalmente fanno vomitare, se le ferrovie sono state dirette da un manager che nel 2004 è stato premiato con una buona uscita di 6 milioni e 700.000 euro e per risparmiare appaltano le pulizie a pseudo ditte che pagando quattro palanche ai lavoratori non garantiscono alcunché, ebbene la colpa è dei quattro zampe. Trovato il responsabile su cui le Ferrovie dello Stato (Stato ?!) possono scaricare le loro colpe, giustizia è fatta.
Pensate ora ad un vecchio che, solo come un cane, dopo aver perso la moglie e con parenti assenti, ha trovato un cane per amico, confidente, familiare. Passa con lui giornate tristi e solitarie, l’accompagna fuori per i bisogni e così esce dalle quattro mura di casa, gli parla perché è l’unico che lo ascolta, ha un motivo per campare, perché ha lui. Ma non ha la macchina, oppure non può più guidare, e deve assolutamente spostarsi da Bari a Milano, ad esempio. Ma il suo amico cane no, non può salire in treno. Che s’arrangino, lui e il cane. E peggio per loro.
In questo tempo tutti i mali hanno bisogno di un capro espiatorio, che generalmente è rappresentato dall’immigrato. Le Ferrovie l’hanno trovato nei cani, che non possono protestare e neppure votare. Come generalmente gli immigrati.
lunedì 22 settembre 2008
Fabbrica
"La fabbrica dei tedeschi" (2008) Mimmo Calopresti
Anteprima del film sugli operai della Thyssenkrupp di Torino, presentato alla Mostra del cinema di Venezia.
"Al mattino presto fischia la sirena della fabbrica.
L'uomo si alza dal letto e indossa i suoi vestiti
Prende la sua colazione, ed esce alla luce del mattino,
E' il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro.
Attraverso i luoghi di paura, attraverso luoghi di dolore,
Vedo mio padre superare i cancelli della fabbrica mentre piove,
La fabbrica si prende il suo udito, la fabbrica gli da la vita,
Il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro
Alla fine della giornata grida la sirena della fabbrica
Gli uomini attraversano quei cancelli con la morte nei loro occhi.
E tu, ragazzo, farai meglio a credere
che qualcuno starà male questa notte,
E' il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro"
"Al mattino presto fischia la sirena della fabbrica.
L'uomo si alza dal letto e indossa i suoi vestiti
Prende la sua colazione, ed esce alla luce del mattino,
E' il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro.
Attraverso i luoghi di paura, attraverso luoghi di dolore,
Vedo mio padre superare i cancelli della fabbrica mentre piove,
La fabbrica si prende il suo udito, la fabbrica gli da la vita,
Il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro
Alla fine della giornata grida la sirena della fabbrica
Gli uomini attraversano quei cancelli con la morte nei loro occhi.
E tu, ragazzo, farai meglio a credere
che qualcuno starà male questa notte,
E' il lavoro, il lavoro, nient'altro che vita di lavoro"
Factory (1978) Bruce Springsteen
giovedì 18 settembre 2008
Elogio della lentezza
"Chi arriva prima aspetta" (2006) Ratti della Sabina
http://www.rattidellasabina.it/audio/chi_arriva_prima_aspetta.mp3
lunedì 15 settembre 2008
Riscaldamento globale
In tutto il mondo il clima sta cambiando, le temperature sono in aumento, i ghiacci vanno sciogliendosi e aumentano i fenomeni climatici estremi, dagli uragani ai tifoni, alle alluvioni. Le responsabilità umane sono ormai una evidenza scientifica. Alla base dei cambiamenti climatici vi è l'accumulo di CO2 (anidride carbonica) prodotta bruciando combustibili fossili (petrolio, carbone e gas).
Studiando le carote di ghiaccio prelevate in Antartide e in Groenlandia, i climatologi hanno potuto ricostruire l'andamento della temperatura e quello della concentrazione di anidride carbonica negli ultimi 400.000 anni. Dal grafico, impressionante, (clicca sull'immagine per vederlo meglio) risulta evidente come il picco della CO2 degli ultimi decenni sia una conseguenza dell'attività umana e che avrà conseguenze drammatiche. Sempre che l'umanità non si decida a porvi rimedio, ma deve farlo in fretta.
Grafico realizzato dal National Geographic. Fonti: temperatura e CO2 del campione di ghiaccio di Vostok dall'Oak Ridge National Laboratory; livello dei mari dal GISS (Institute for space studies) della NASA. (da www.wwf.it)
Global Warming Cartoon Challenge
Global Warming Cartoon Challenge
Una scomoda verità - An Inconvenient Truth - (2006) Davis Guggenheim.
Premio Oscar 2007 come miglior documentario
giovedì 11 settembre 2008
No se rinde un gallo rojo ...
11 settembre 1973: colpo di stato dei militari in Cile contro il Presidente Allende ed il governo di Unidad popular democraticamente eletti.
"Te recuerdo Amanda", qui eseguita da Daniele Sepe e Auli Kokko, è una canzone del regista e cantautore Victor Jara, ucciso cinque giorni dopo il golpe. Dopo averlo ucciso, i militari cileni proibiscono la vendita dei suoi dischi e ordinano la distruzione delle matrici.
http://www.danielesepe.com/mp3/Amanda.mp3
Andrea Miola (1973)
http://www.danielesepe.com/mp3/Amanda.mp3
lunedì 8 settembre 2008
Banana rossa
"Banana rossa" (2004) Paolo Zucca
VideominutoPopTV 2004 - Winner "1.000 Euro for 1 Minute"
giovedì 4 settembre 2008
Youngtown
Youngtown
Qui nel Nordest dell'Ohio
Nel 1803 James e Dan Heaton
Trovarono il minerale che giaceva nello Yellow Creek.
Costruirono un altoforno lungo la sponda
[del torrente] e costruirono i cannoni
Che aiutarono l'Unione a vincere la guerra
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Mio padre lavorava ai forni
Li teneva ad una temperatura più calda dell'inferno
Io tornai a casa dal Vietnam e riuscii a diventare palellatore
Un lavoro per il quale sarebbe adatto anche il diavolo
Carbone di Taconite e rocce di calcare
Nutrivano i miei figli e mi mantenevano
Quei fumaioli si stendono come le braccia di Dio
In un bel cielo di fuliggine e argilla.
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Bene, mio padre andò a lavorare in fabbrica alla Ohio
Quando tornò dalla Seconda Guerra Mondiale
Ora la terra è ridotta a rottami e macerie
Lui ha detto "I pezzi grossi sono riusciti a fare quello che non è riuscito a Hitler"
Queste fabbriche costruirono i carri armati e le bombe
Che vinsero le guerre di questo paese
Noi spedimmo i nostri figli in Korea e in Vietnam
E ora ci stiamo chiedendo per che cosa sono morti
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Dalla valle di Monogahela
Fino ai giacimenti di ferro sui monti Mesabi
E su fino alle miniere di carbone sugli Appalachi
La storia è sempre la stessa
Settecento tonnellate di metallo al giorno
Ora signore, tu mi dici che il mondo è cambiato
Un tempo ti ho fatto molto ricco
Talmente ricco che ti sei dimenticato il mio nome
A Youngstown
A Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Quando muoio non voglio avere un pezzo in Paradiso
Non riuscirei a lavorare bene in Paradiso
Prego il diavolo di venire e prendermi
Per portarmi nelle fornaci infuocate dell'inferno
Qui nel Nordest dell'Ohio
Nel 1803 James e Dan Heaton
Trovarono il minerale che giaceva nello Yellow Creek.
Costruirono un altoforno lungo la sponda
[del torrente] e costruirono i cannoni
Che aiutarono l'Unione a vincere la guerra
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Mio padre lavorava ai forni
Li teneva ad una temperatura più calda dell'inferno
Io tornai a casa dal Vietnam e riuscii a diventare palellatore
Un lavoro per il quale sarebbe adatto anche il diavolo
Carbone di Taconite e rocce di calcare
Nutrivano i miei figli e mi mantenevano
Quei fumaioli si stendono come le braccia di Dio
In un bel cielo di fuliggine e argilla.
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Bene, mio padre andò a lavorare in fabbrica alla Ohio
Quando tornò dalla Seconda Guerra Mondiale
Ora la terra è ridotta a rottami e macerie
Lui ha detto "I pezzi grossi sono riusciti a fare quello che non è riuscito a Hitler"
Queste fabbriche costruirono i carri armati e le bombe
Che vinsero le guerre di questo paese
Noi spedimmo i nostri figli in Korea e in Vietnam
E ora ci stiamo chiedendo per che cosa sono morti
Qui in Youngstown
Qui in Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Dalla valle di Monogahela
Fino ai giacimenti di ferro sui monti Mesabi
E su fino alle miniere di carbone sugli Appalachi
La storia è sempre la stessa
Settecento tonnellate di metallo al giorno
Ora signore, tu mi dici che il mondo è cambiato
Un tempo ti ho fatto molto ricco
Talmente ricco che ti sei dimenticato il mio nome
A Youngstown
A Youngstown
Mia dolce Jenny sto sprofondando
Qui, mia cara, in Youngstown
Quando muoio non voglio avere un pezzo in Paradiso
Non riuscirei a lavorare bene in Paradiso
Prego il diavolo di venire e prendermi
Per portarmi nelle fornaci infuocate dell'inferno
Bruce Springsteen (1995)
Versione Live in New York (2001) da ascoltare e da vedere
lunedì 1 settembre 2008
Articoli amari
Con il reportage "Articolo amari - incidenti sul lavoro", Marco Ferini, 31 anni, ha vinto il premio di giornalismo televisivo Ilaria Alpi 2008
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