sabato 27 marzo 2010

Spietati e falliti antichi eroi


"Gli spietati" (2010) Baustelle

Gli spietati salgono sul treno e non ritornano mai più
non sono come noi falliti antichi eroi
noi due che al binario salutiamo

Appena uscito, echi di Nomadi, E. Morricone, R.Gaetano
(se sulla copertina del disco compare una fastidiosa pubblicità, fai clic sulla X)

mercoledì 24 marzo 2010

Erode

Duccio Di Buoninsegna "La strage degli innocenti"

Bimbi in mensa a pane e acqua
Nove alunni di famiglie insolventi sono stati lasciati a digiuno dal Comune

"Si sono seduti a tavola, come tutti i giorni, insieme ai compagni di classe. Per il pranzo quotidiano, tra rumore di posate e sedie che si spostano. Poi il silenzio, quando invece di pastasciutta e hamburger, nel piatto bianco compare solo una pagnotta. Lunedì 22 marzo, lunedì di pane e acqua. Così inizia la primavera nella mensa scolastica di Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza. Ma solo per nove bambini ..." l'articolo integrale sul Corriere della Sera (23.03.2010).

"Ci vuole un fiore" (Gianni Rodari-Sergio Endrigo) per riportare un pò di sereno in questa assurda storia dell'Italia peggiore!

sabato 20 marzo 2010

La misura dell'anima


E' la diseguaglianza la madre di tutti i malesseri sociali. In una società c'è più violenza, più ignoranza, maggiore disagio psichico, orari di lavoro infiniti? Ci sono più malati, più detenuti, più tossicodipendenti, più ragazze-madri, più obesi? All'origine di questo alto tasso di infelicità ci sarà con ogni probabilità un maggior divario tra ricchi e poveri, una maggiore diseguaglianza. Lo dimostrano, cifre alla mano, gli epidemiologi R. Wilkinson e K. Pickett nel libro "La misura dell'anima. Perchè le disuguaglianze rendono le società più infelici" (Feltrinelli), che in Inghilterra sta avendo un incredibile successo di vendite e di riferimenti in internet.
La prospettiva aperta dal libro è chiara: se si vuole avviare un nuovo ciclo di crescita che ponga al centro la qualità della vita e non solo il Pil, occorre intervenire immediatamente per ridurre la forbice sociale cresciuta a dismisura tra gli anni ottanta e i novanta. Occorre redistribuire reddito e opportunità.



Due recensioni del libro su D-Repubblica delle Donne e Corriere della Sera . Il sito Equality trust offre una serie di grafici tratti dal libro.


"Working class hero" (1970) John Lennon
in una bella interpretazione dei Green Day, gruppo pop punk Usa

lunedì 15 marzo 2010

Canzoni contro la guerra


Dal 20 marzo 2003 è attivo il sito Antiwarsongs che nel tempo è diventato un incredibile scrigno. L'archivio contiene oltre 10.000 canzoni (più di 3000 autori diversi in 95 lingue e oltre 12.000 versioni, traduzioni e commenti in 112 lingue).
Canzoni fondamentali sono:
Le Déserteur (Boris Vian) qui in mp3 la versione originale
La guerra di Piero (Fabrizio De André)
Masters of War (Bob Dylan)
Auschwitz (Francesco Guccini)
Where Have All The Flowers Gone (Pete Seeger)
Lili Marleen (Hans Leip)
Imagine (John Lennon)
Self Evident (Ani Di Franco)
Sólo le pido a Dios (León Gieco)
Guantanamera (Autori Vari)
שיר לשלום (Yankale Rotblit / יענקל'ה רוטבליט)
Ode an die Freude (Ludwig van Beethoven)
The Green Fields Of France (Eric Bogle)

Per festeggiare quota novemila il sito ha deciso di pubblicare una raccolta di murales, segnalando anche il sito peace mural fundation
Quota diecimila è stata all'insegna di "E Johnny prese il fucile", romanzo e film antimilitarista.

"E Johnny prese il fucile" (1971) Dalton Trumbo
Il film alterna scene drammatiche
in bianco e nero a visioni a colori

venerdì 12 marzo 2010

Cetto La Qualunque


L'on. Cetto La Qualunque e il lavoro, febbraio 2010

Antonio Albanese in uno dei suoi ritratti: l'Onorevole Cetto La Qualunque. Più vero di certi originali
. Come il Ministro della Paura

martedì 9 marzo 2010

Ecstasy of gold


"Il buono, il brutto, il cattivo" (1966) Sergio Leone

Ecstasy of gold - E.Morricone, nella versione dei Metallica

sabato 6 marzo 2010

Tg 1


Le sigle del Tg 1 dal 1954 ad oggi

Riassumiamo.

1° E' assodato che in Italia nella formazione del consenso contano poco i giornali (tra i meno venduti) e internet (siamo molto indietro rispetto agli Usa). La televisione la fa da padrona. Dunque, i telegiornali, per apprendere le notizie; le trasmissioni di intrattenimento, per formare i gusti e il senso comune.

2° "Una analisi condotta dall'Osservatorio di Pavia in alcune settimane del 2008-9 sui telegiornali delle reti pubbliche di alcuni paesi europei, sottolinea come il numero delle notizie dedicato dal Tg1 al problema della disoccupazione sia circa un terzo rispetto ad Ard (Germania), un quarto rispetto alla Bbc (Gran Bretagna), un quarto a Tve (Spagna) e, infine, sei volte meno rispetto a France 2. Inutile rammentare il diverso trattamento riservato alla criminalità comune. Di gran lunga l'argomento "ansiogeno" più trattato dalla tivù italiana. In misura nettamente più ampia rispetto al resto d'Europa."
Leggi l'intero articolo

3° In Italia il capo del primo partito politico è proprietario delle tre principali reti televisive private. Come capo del Governo la stessa persona controlla le reti televisive pubbliche. Nessun altro Paese occidentale ha una situazione simile.

In conclusione: la somma di 1+2+3 da un risultato prevedibile.

martedì 2 marzo 2010

Nella tua testa


"Zombie" (1995) The Cranberries

Un’altra testa pende bassa
Un bambino è preso lentamente.
E la violenza causò un tale silenzio
Chi stiamo fraintendendo?

Ma vedi, non sono io, non è la mia famiglia.
Nella tua testa, nella tua testa stanno combattendo,
Con i loro carri armati e le loro bombe
E le loro bombe e i loro fucili.
Nella tua testa, nella tua testa, stanno piangendo…

Nella tua testa, nella tua testa,
Zombie, zombie, zombie,
Hey, hey, hey. Cosa c’è nella tua testa
Nella tua testa,
Zombie, zombie, zombie?
Hey, hey, hey, hey, oh, dou, dou, dou, dou, dou…

Un'altra madre è stata colpita dalla tragedia:
Un figlio è sopraffatto
Quando la violenza causa silenzio
Stiamo sbagliando per forza
È la stessa vecchia storia fin dal 1916

Nella tua testa, nella tua testa combattono ancora
Con i loro carri armati, e le loro bombe
E le loro bombe e le loro pistole
Nella tua testa, nella tua testa giacciono inerti

A metà marzo in concerto a Milano